Organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri, moderato da Pietro Volo, Presidente della locale Sezione e dalla Dott.ssa Cristina Barone, si svolto presso il cineteatro Glauco di Santo Stefano di Camastra l’interessante convegno “Non Crackarti la vita”. In una sala gremita, soprattutto da studenti delle scuole del territorio, dei Plessi di Caronia e Mistretta, si è parlato di dipendenza dalle sostanze stupefacenti in particolare del crack. Poco conosciuto in passato, oggi il consumo di crack è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani. Ricavata tramite processi chimici dalla cocaina, la sostanza viene assunta inalando il fumo. Costa poco, appena 5 euro a dose, ma è pericolosissima: crea dipendenza, aggressività e alienazione.
Il momento più toccante della giornata è stata la testimonianza di Francesco Zavatteri, Presidente dell’Associazione” La Casa di Giulio”, che ha raccontato la storia suo figlio, caduto nel vortice della droga e del crack, morto a soli 19 anni. La mattinata è stata scandita dagli interventi dell’Ispettore regionale della Sicilia, del Dott. Grasso, in rappresentanza dell’Assessore Regionale alla Salute, D.ssa Volo, del Tenente Col. Giuseppe, Micalizzi Comandante Reparto Carabinieri biodiversità di Reggio Calabria e dal Dott. Giuseppe Antoci, Presidente Onorario della “Fondazione Caponnetto” e socio effettivo in congedo della Sezione stefanese. Il collegamento l’On. Ismaele La Vardera, Vice Presidente della “Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia” e Presidente intergruppo contro le droghe. A chiudere il convegno il vescovo della Diocesi di Patti Mons. Guglielmo Giombanco.
L’incontro “Non Crackarti la Vita” è continuato anche all’esterno, a Villa Italia, dove è stata messa a dimora, dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, una talea dell’albero Falcone. Prosegue così l’iniziativa progettuale di “antimafia sociale”, portata avanti, con impegno dai soci siciliani dell’Associazione Nazionale Carabinieri, rivolta alle Scuole ed ai ragazzi delle periferie e dei quartieri difficili.
Fabio Gigante