L’aeroporto Tenzing-Hillary di Lukla, nel nord-est del Nepal, è forse uno degli aeroporti più suggestivi del mondo. Si trova a 2.845 metri sul livello del mare, ha una sola pista d’asfalto dove atterrare e decollare lunga appena 527 metri, delimitata da una parete rocciosa da una parte e da un quasi strapiombo dall’altra. Per questo è descritto anche come l’aeroporto più pericoloso del mondo in un Paese, incastonato tra l’India e il Tibet, che in proporzione ai movimenti aerei mostra un tasso di incidenti ben più alto della media mondiale. Ma nonostante questo, ogni giorno atterrano a Lukla una ventina di aerei carichi di alpinisti diretti sulle montagne, in particolare nella zona dell’Everest. Quella dell’aereo precipitato il 29 maggio su una montagna in Nepal – un bimotore di Tara Air con 22 persone a bordo tra membri dell’equipaggio e passeggeri – dopo essere scomparso dai radar appena partito dalla località di Pokhara è purtroppo solo l’ultima di una serie. Ad oggi sono stati recuperati soltanto 14 corpi. La sicurezza aerea è infatti una ferita aperta per il Nepal, sia per le caratteristiche del territorio, montuoso e con settori di scarsa visibilità, sia per la mancanza di fondi per migliorare la formazione del personale. Al punto che la Ue ha vietato il sorvolo sui propri cieli dalle compagnie nepalesi. Secondo il database di Aviation Safety Network dal 1919 ci sono stati 40 incidenti mortali in Nepal che hanno causato 806 vittime. Ma 19 di questi incidenti — con 292 decessi — si sono verificati dal 2000 in avanti, quasi uno all’anno. Volare in Nepal, a sentire i piloti, è affascinante ma anche rischioso. “Il bellissimo ma accidentato terreno del Paese rende la sicurezza delle operazioni aeree più impegnativa che in altre zone del mondo”, scrive in modo diplomatico l’Icao, l’agenzia Onu per l’aviazione civile, che nel 2015 ha inviato un suo team di esperti per assistenza tecnica e migliorarne le operazioni. Secondo le ispezioni svolte nel 2017 da Icao se il Nepal è sopra la media globale per quanto riguarda la legislazione e le norme, si colloca al di sotto sull’organizzazione, sulle licenze e soprattutto su come vengono condotte le indagini negli incidenti.
Fabio Gigante