“Siamo fortemente preoccupati e chiediamo che venga immediatamente fatta luce sull’ennesimo atto intimidatorio che si è verificato nel cantiere del Raddoppio Ferroviario sulla tratta Catania-Palermo, appaltato da RFI a Webuild, dove, secondo quanto dichiararo dall’imprenditore che gestisce il cantiere, un incendio doloso ha danneggiato un escavatore”. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia Paolo D’Anca e il segretario generale della Filca Cisl di Catania, Giuseppe Famiano, lche aggiungono:”E’ un gesto vile che condanniamo e che mette a rischio non solo la sicurezza dei lavoratori ma danneggia l’intero indotto. Un ignobile gesto che non solo minaccia la stabilità del cantiere, ma colpisce anche duramente le aziende coinvolte, i lavoratori e l’intera comunità che beneficerà dell’opera una volta completata. Nell’esprimere la nostra solidarietà nei confronti dell’azienda coinvolta, ci auguriamo che la magistratura e le forze dell’ordine assicurino alla giustizia i responsabili e che si possano immediatamente riprendere i lavori. Chiediamo, altresì, che si intensifichino i controlli per garantire la realizzazione di un’opera così imponente che non può essere esposta a ripetute intimidazioni che destano preoccupazione tra i lavoratori e scoraggiano chi vuol venire a fare impresa in Sicilia. Come Filca rinnoviamo il nostro impegno a sostenere ogni iniziativa volta alla diffusione della legalità nell’edilizia e alla prevenzione di ogni fenomeno criminale che danneggia le imprese, minando le giuste dinamiche della leale concorrenza e siamo pronti – concludono – a fare la nostra parte con ogni strumento che sia a tutela dei lavoratori e delle imprese”.