Un quadro a luci e ombre quello dell’economia siciliana secondo il Regional Manager Sicilia di UniCredit, Salvatore Malandrino, che questa mattina ha partecipato ad un convegno organizzato da Assoimpresa e Invitalia sulle misure di sviluppo destinate alle imprese in Sala Mattarella a Palazzo dei Normanni, a Palermo. “Serve uno sforzo significativo dell’intero sistema per creare le condizioni favorevoli per i giovani e per le loro idee imprenditoriali”, ha detto Malandrino. “Il sistema produttivo siciliano, nonostante un contesto che continua ad essere caratterizzato da una forte incertezza geopolitica e da condizioni macroeconomiche poco favorevoli, manifesta comunque segnali di crescita in termini di nuove imprese (fine 2023: + 0,65% di imprese attive sul territorio e + 4,29% di nuove iscrizioni al registro delle imprese) – sebbene questa crescita non vada allo stesso ritmo della media Italia (Italia: +0,82% imprese attive, + 5,18% nuove iscrizioni”, ha spiegato Malandrino nel corso del suo intervento. Segnali positivi vengono dalle start up e pmi innovative “siamo a circa 800 realtà contro le circa 500 di 5 anni fa”. Tra i segnali positivi anche la propensione all’imprenditorialità giovanile: “La Sicilia è la terza regione per numero di giovani tra i 19 e i 29 anni ed è anche la terza per imprenditorialità giovanile (10,7%, +1.4 punti vs media Italia)”.
Non solo note positive, però. “La Sicilia è la prima Regione per percentuale di NEET (32,4%) – un dato che supera la media nazionale di 13.4 punti. Il tasso di disoccupazione siciliano – anche se in miglioramento rispetto agli anni precedenti – continua ad essere preoccupante: 16,1% contro un dato Italia del 7,8%. Nella fascia dei giovani dai 25 ai 34 anni questo dato peggiora ulteriormente, il 21 % – il doppio del dato Italia (10.3%)”, ha spiegato. “Tra le conseguenze di tutto ciò, ci troviamo davanti (come tutto il Mezzogiorno) a una continua “fuga dei cervelli” che causa un saldo migratorio giovanile pari a -24,3%”, ha aggiunto, “occorre uno sforzo significativo dell’intero sistema per creare le condizioni favorevoli per questi giovani e per le loro idee imprenditoriali”.
UniCredit, ha proseguito Malandrino “in quanto principale Istituto di Credito del territorio, vuole avere un ruolo attivo di ‘facilitatore’ a supporto della crescita economica e sociale della nostra Regione, attraverso un sostegno concreto sia in termini di supporto finanziario ma anche facendoci partner di iniziative strategiche che possano fare da volano alla nascita dei nuovi progetti imprenditoriali, favorendo così la creazione di nuove imprese, la loro crescita ma soprattutto l’inclusione lavorativa dei nostri giovani. Da sempre siamo vicini ai nostri clienti con una consulenza specialistica e un’offerta di prodotti e servizi pensati ad hoc per le diverse esigenze di business, ma anche iniziative dedicate alla Formazione (UniCredit Banking Academy) e al Mentoring (UniCredit StartLab) mirate ad accompagnare la nascita di nuove realtà”.
“In aggiunta, crediamo che temi come quelli affrontati oggi vadano sostenuti anche attraverso “iniziative straordinarie”, come l’ultima edizione di UniCredit per l’Italia, un pacchetto di soluzioni finanziarie, assicurative e consulenziali, del valore complessivo di 10 mld di euro, finalizzate ad aiutare in modo particolare le microimprese e le PMI italiane a crescere, affrontare la transizione e diventare più competitive. In particolare, a supporto all’attività d’impresa nel Mezzogiorno viene destinato il 40% delle risorse, con specifico riferimento agli investimenti e alla nascita di nuove attività imprenditoriali, anche facendo leva sulla finanza agevolata”.