IL PANE CUNZATU ( PANE CONDITO) RIMANE IL MUST DELL’ESTATE.
Almeno una volta bisogna assaporare il Pane Cunzatu soprattutto se sei in vacanza in Sicilia. Un ricetta semplice e popolare, da tempo la tipologia di street food più nota della cultura gastronomica della Sicilia.
Gli ingredienti sono tutti mediterranei: primo sale, pomodoro e acciuga. Una prelibatezza che si assapora al primo morso. Comodo e facilmente reperibile, trova diverse rielaborazioni e varianti in base alla zona, sebbene la ricetta basilare sia sempre la stessa, immutata nel tempo.
Nell’intera provincia di Trapani questo cibo ha un’identità ben chiara e definita e si può trovare in tutti i panifici o nei bar; il più “gustato” quello del forno di “Stabile e Anselmo” nel borgo di Scopello, famosa frazione di Castellammare del Golfo a pochi chilometri da San Vito Lo Capo, dove è possibile assaggiare anche altre tipiche specialità siciliane come lo sfincione, le arancine al ragù e al burro, le panelle e le immancabili cassatelle con crema di ricotta. Lo storico forno, aperto nel 1970 da Rosaria Anselmo e Giuseppe Stabile, è oggi gestito dal figlio Vincenzo Stabile.
Nella città dello Stretto per il Pane Cunzatu alla messinese si utilizzano invece i pomodori secchi e le melanzane sott’olio, mentre nell’isola di Salina si aggiungono ricotta infornata, cucunci, mandorle e aceto.
Il Pane Cunzatu un tempo costituiva il pranzo dei meno fortunati; anticamente si realizzava con quel poco che si aveva in casa, come qualche pezzo di pomodoro o, nei casi più fortunati, di formaggio. Odori e condimenti economici e di facile reperibilità, insomma. Ingrediente imprescindibile l’origano secco, capace di regalare un profumo ed un sapore delizioso.
Oggi è una soluzione molto valida quando c’è poco tempo a disposizione per preparare ricette elaborate. Un pasto fugace e veloce da consumare al mare, per strada o magari durante un’escursione.
Caterina Guercio
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