GELA – Dopo mezzo secolo scatta l’iter per i lavori di consolidamento della diga Disueri a Gela. L’opera garantirà maggiore sicurezza all’invaso aumentando la capacità di accumulo di almeno di una decina di milioni di metri cubi d’acqua che saranno vitali per l’agricoltura. A disposizione ci sono 20 milioni di euro stanziati all’interno del Patto per il Sud. I lavori rientrano tra gli oltre cinquanta interventi nelle 26 dighe della Regione voluti dal governo Musumeci, sotto la supervisione dall’assessorato all’Energia guidato da Alberto Pierobon.
Gli uffici del dipartimento Acque e rifiuti hanno proceduto all’aggiudicazione della gara per i servizi di ingegneria che consentirà a breve di avviare la fase di progettazione dell’intervento. Il servizio dovrebbe esaurirsi nell’arco di circa cinque mesi. Seguirà la progettazione esecutiva e quindi, dopo la fase approvativa, il responsabile unico del procedimento potrà avviare la procedura di affidamento dei lavori veri e propri di consolidamento della sponda sinistra.
È una storia tribolata quella della diga, costruita negli anni ’50 e poi riedificata una ventina di anni dopo perché soggetta alla continua azione delle acque sotterranee che ne erodono periodicamente il substrato gessoso di fondazione. L’intervento della Regione consentirà di mettere in sicurezza la sponda sinistra dell’invaso e di sfangare parzialmente per rimuovere le attuali limitazioni. La capacità teorica è di 23 milioni di metri cubi ma ad oggi, per problemi di sicurezza, la potenzialità è dimezzata. L’intervento previsto ha lo scopo, seguendo le direttive del servizio Dighe, di procedere a una manutenzione dinamica dell’infrastruttura volta a contrastare, nel tempo, l’azione erosiva sui gessi, tale da consentirne di allungare la vita.