Fiera Missionaria al Gonzaga Campus. Sostegno per i piccoli degli slums del Kenya e borse di studio per i giovani più poveri di Palermo

Fiera Missionaria al Gonzaga Campus

Sostegno per i piccoli degli slums del Kenya e borse di studio per i giovani più poveri di Palermo

Domani, in occasione della prima Giornata Mondiale dei Bambini indetta da Papa Francesco, torna al Gonzaga Campus la Fiera Missionaria “Madonna della Strada”. Come ricorda Papa Francesco sono proprio i bambini quelli che più di tutti portano il peso delle fratture del nostro mondo ed è per essi che, attraverso l’educazione bisogna costruire un futuro migliore. In tale direzione il Gonzaga offre un ponte umanitario che da Palermo abbraccia i bambini più poveri e fragili che vivono negli slums in Kenya e nei quartieri più poveri di Palermo.

Sarà una giornata aperta a tutta la città: una grande festa della solidarietà caratterizzata da giochi, musica, laboratori, stand gastronomici e artigianali curati da studenti, insegnanti, famiglie, ex alunni, gruppi e movimenti ignaziani. Un’occasione, importante e significativa, per potere sostenere le varie realtà missionarie che il Gonzaga Campus segue durante tutto l’anno a Palermo e in varie parti del mondo: Kenya, Romania (con l’annessa accoglienza dei rifugiati ucraini), Perù e Cuba.

Un gruppo di studenti, docenti e genitori del Gonzaga Campus, il prossimo 25 maggio, partirà per il Kenya. A Nairobi, il gruppo incontrerà la “Bishop Mazzoldi School” delle Evangelizing Sisters of Mary. Nella missione, sita all’incrocio tra tre slums, le suore hanno dato vita a due scuole per rispondere alla povertà attraverso progetti educativi. La scuola, che si rivolge ai bambini e alle bambine ma anche a giovani aiutando oltre 200 persone, diventa una risorsa di aiuto fondamentale: li allontana dallo sfruttamento lavorativo e da tanti altri pericoli della strada, dando loro quella dignità a cui ciascun bambino ha diritto”.

Sono a Palermo per fare conoscere la missione che portiamo avanti in Kenya nei confronti di bambini, giovani e famiglie molto povere – racconta suor Hellen Tabea delle Evangelizing Sisters of Mary –. Qui al Gonzaga svolgo il mio servizio all’International School e alla scuola di lingua per migranti. Prima di arrivare a Nairobi, sono stata 12 anni in Uganda per aiutare le persone rifugiate nei campi, provenienti dal Sud del Sudan dove la situazione è molto drammatica. In Sudan sono stata sempre di passaggio perchè è un Paese molto pericoloso dove non c’è pace. In Kenya, a Nairobi, aiutiamo le comunità poverissime che vivono negli slums. La nostra missione è di tipo educativo e di sostegno alle necessità primarie. Le ragazze e i bambini che accogliamo nella scuola riescono a gioire di quel poco che riusciamo a trasmettere e dare loro. Mangiano una volta al giorno e, se hanno un pezzo di pane, lo condividono subito con i loro coetanei. Facciamo anche molta educazione di strada. Alcune famiglie vivono di agricoltura nei campi che, però sono distanti dagli slums. E’ molto importante che i giovani che si trovano a Palermo possano comprendere quanto bisogno c’è in questa parte del mondo e come si possono aiutare ad avere un futuro diverso”.

Per l’occasione è stata aperta la campagna di raccolta fondi per sostenere il futuro dei bambini e dei giovani al seguente indirizzo https://gofund.me/c14c6f9c dove è possibile fare una donazione, in maniera facile, anche di un piccolo importo, direttamente dal proprio pc o smartphone, con carta di credito, bonifico bancario o Paypal.

“Per la crescita dei giovani l’incontro delle persone che vivono nelle realtà più ferite del mondo è davvero importante – afferma padre Vitangelo Denora s.j., Direttore generale del Gonzaga che, nel 2017 ha prestato un anno di servizio missionario in Kenya -. La forte miseria che esiste nelle baraccopoli di Nairobi, contrasta in maniera fortissima con la grande vitalità e solidarietà che c’è fra le persone. A testimoniarlo, in primis, sono i bambini e le bambine; i piccoli giocano con poco e solo all’insegna dello spirito di completa condivisione. Come cittadini del mondo, abbiamo la necessità di conoscere l’umanità più autentica senza maschere e senza difese perchè questo ci aiuta a vivere meglio. Con la Mazzoldi school ormai si è creato un ponte che manteniamo vivo con gli aiuti a distanza ma anche con il viaggio che ha un approccio educativo originale e rivoluzionario”.

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