PALERMO, 31 GENNAIO 2022
Dopo ore estenuanti di dibattito in consiglio comunale, ho la certezza che l’amministrazione Orlando e i consiglieri comunali che lo sostengono vivano in una sorta di bolla dissociata dalla vita reale. Parlano, si affaticano, prospettano, promettono il rilancio di una città in difficoltà, dopo averci consegnato i buchi derivanti da 10 anni di gestione.
Con questo piano, di fatto, vorrebbero coprire un vero e proprio piano di fuga per l’amministrazione uscente, con tanto di ostaggi (come ha dimostrato la vertenza del personale il cui tentativo di strumentalizzazione è stato poi smascherato).
L’unico effetto sarebbe quello di ottenere un sostanziale commissariamento delle Amministrazioni comunali dei prossimi venti anni, le quali dovranno sottoporsi al controllo semestrale del Ministero dell’interno in ordine all’attuazione del piano, con obbligo di segnalazione alla Procura della Corte dei conti in caso di fallimento – queste le dichiarazioni del Presidente dell’Assemblea nazionale di + Europa Fabrizio Ferrandelli.
Si tratta di misure persino peggiori rispetto a quelle previste dalla normativa ordinaria sul dissesto degli enti locali e il cui unico risultato certo è fare schizzare alle stelle la pressione fiscale come nel caso del raddoppio irpef da 0,8 a 1,5, e dell’inserimento di nuove imposte e balzelli.
Ho apprezzato la nota appena arrivata da Confcommercio che fa irrompere, con preoccupazione, la vita reale tra le asfittiche pareti di sala delle lapidi, lanciando l’allarme da parte del mondo produttivo.
Chiedo a tutti i consiglieri di fermarsi e di non approvare l’atto, interrompendo un nocivo braccio di ferro, così da lasciare alla prossima amministrazione, tra pochissime settimane, la piena responsabilità e agibilità di governo.
Non possiamo in un giorno, dopo aver avuto 10 anni, ipotecarne 20 legandoci le mani.”