Tutto ebbe inizio nel 1999, con un progetto finalizzato all’inserimento nelle politiche attive del lavoro di 600 operai e 40 tecnici che provenivano dai Cantieri scuola finanziati dalla Regione e gestiti dal Comune di Palermo. Successivamente furono integrati quasi 3000 ex Pip. Costituendo uno dei bacini più grossi di precariato. In questi trenta anni, molte sono state le proteste, le accuse e non sono mancati gli attori politici, che devono la loro carriera, promettendo fantomatiche soluzioni di stabilità, mai avverate.
Finalmente oggi, con l’approvazione in Senato dell’emendamento al Decreto “Ristori”, per 2655 famiglie si vede la luce, in fondo al tunnel del disagio sociale. Una stabilizzazione lavorativa attesa da tre decenni.
In una nota congiunta di Davide Faraone, Francesco Scoma e Edy Tamajo, hanno dichiarato: “In nottata è stato approvato l’emendamento al Senato che la ragioneria ha modificato in alcune parti e che porterà alla stabilizzazione del bacino di Emergenza Palermo Ex Pip. Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per il voto definitivo alla Camera dei Deputati, previsto per la prossima settimana. Poi, avremo un anno di tempo per chiudere il percorso di stabilizzazione con la Regione. Ovviamente è necessario, che inizi immediatamente una interlocuzione tra la Regione Sicilia e l’Amministrazione centrale, per verificare con esattezza i numeri e gli eventuali costi del processo di stabilizzazione. La sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra seguirà la vicenda per conto del Governo nazionale. Nelle more dello svolgimento della procedura istitutiva dell’albo speciale e dunque del percorso di stabilizzazione l’emendamento autorizza gli enti locali alla prosecuzione dei rapporti di lavoro in itinere o scaduti nell’anno 2020 e sino al 31.12.2021. La cosa per cui vale la pena di gioire-continua la nota- è che grazie all’approvazione dell’emendamento finalmente riconosciamo i lavoratori di Emergenza Palermo exPip, sottraendoli dalla incostituzionalità e li inseriamo in un percorso legale di stabilizzazione. L’emendamento approvato in dl Ristori 4 primo firmatario il Senatore Faraone (IV) segue un percorso iniziato ad ottobre insieme all’On.le Tamajo (IV) e all On.le Scoma (IV) alla Camera. Ci vorrà ancora un pò di lavoro, ma con oggi segniamo un punto decisivo, per il riconoscimento di uno status a tanti lavoratori dei quali oggi il tessuto organizzativo non potrebbe più fare a meno.-concludono Faraone,Scoma e Tamajo- La politica deve raggiungere lo scopo finale a favore sempre della collettività, senza tentativi blandi di accaparramenti di meriti, senza prima avere affrontato e risolto i problemi.”