“Perseguire la legalità è l’unico modo per arrestare le morti sul lavoro e fronteggiare l’emergenza di ripetuti infortuni nei cantieri perché, solo adottando le adeguate misure di sicurezza, è possibile tutelare i lavoratori e non mettere a rischio la vita di tanti padri di famiglia”. Lo ha detto il segretario della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca durante un incontro sulla legalità nel mondo edile, che si è tenuto nell’aula multimediale del centro padre nostro Pino Puglisi al quale hanno partecipato, tra gli altri, il segretario nazionale della Filca Cisl Claudio Sottile, Padre Cosimo Scordato e il presidente del centro, Maurizio Artale.
“Abbiamo voluto fortemente promuovere questo incontro in un luogo simbolo di legalità come il centro Padre Pino Puglisi perché riteniamo che il tema della legalità sia centrale nella lotta contro gli infortuni sul lavoro e per la difesa e la tutela dell’incolumità dei lavoratori. Di fronte a ripetuti fatti di cronaca che ci palesano una realtà fatta di corruzione, di appalti truccati di sub appalti e di tangenti che attanagliano il mondo edile riteniamo che sia fondamentale mettere in campo ogni inziativa e strumento utile per fronteggiare questa emergenza e lanciare messaggi per sensibilizzare le imprese al rispetto delle regole perché il prezzo dell’illegalità e la mancanza di investimento sulla sicurezza si pagano con la vista e con mortificazioni anche della dignità professionale visto che spesso buste paga grigie certificano anche lo sfruttamento dei lavoratori”.
“Siamo lieti di accogliere i rappresentanti della Filca Cisl -spiega Artale -per questo confronto sul tema della legalità nel mondo edilizio. Un tema che ci sta molto a cuore perché padre Puglisi era molto vicino e sensibile alle tematiche legate al mondo del lavoro, e lo dimostra il fatto che tra i 3600 libri trovati nella sua casa due parlano delle problematiche legate al mondo dell’occupazione femminile in Italia, a testimonianza della vicinanza di padre Puglisi ai temi del lavoro e dell’occupazione”.