Confiscato alla mafia, edificio a Palermo diventerà un polo di accoglienza per persone con disabilità
In una mattina carica di significato, l’impresa aggiudicataria ha ricevuto il mandato di avviare i lavori per il recupero di un edificio sequestrato alla mafia, situato in via Villagrazia 459, Palermo. La destinazione d’uso di questa struttura è particolarmente lodevole: diventerà un accogliente polo dedicato alle persone con disabilità. Il progetto prevede la realizzazione di opere edili, strutturali e impiantistiche, il cui importo complessivo ammonta a € 830.132,55, con € 560.903,56 destinati ai lavori e € 269.228,99 alle somme a disposizione.
La cerimonia di consegna è stata presieduta da importanti figure istituzionali tra cui l’assessore alle Attività Sociali, Rosi Pennino, l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Orlando, il consigliere comunale Dario Chinnici e il consigliere Ivan Morello della III Circoscrizione. A loro si sono uniti i tecnici del Comune e i rappresentanti dell’azienda incaricata dell’esecuzione dei lavori.
L’assessore Pennino ha sottolineato l’importanza di riqualificare questa struttura sequestrata, trasformandola in un punto di riferimento per le attività dedicate alle persone con disabilità. Questo “palestra abitativa”, come l’ha definito, sarà un luogo in cui le persone disabili potranno trovare il supporto e gli strumenti necessari per sviluppare autonomia e realizzare appieno le proprie potenzialità.
A supporto dell’iniziativa, l’assessore Orlando ha assicurato che si adopererà personalmente affinché i lavori vengano completati nei tempi previsti. La sua ambizione è quella di rendere disponibile l’opera alle persone con disabilità il prima possibile, permettendo loro di beneficiare di un ambiente accogliente e attrezzato.
L’intera comunità guarda con speranza a questo progetto, che non solo ridarà nuova vita a un edificio che era stato teatro di vicende oscure, ma si rivelerà una risorsa preziosa per tutti coloro che vivono con una disabilità. La città di Palermo dimostra, ancora una volta, il suo impegno nel promuovere l’inclusione sociale e la solidarietà verso le persone più vulnerabili.
Il polo di accoglienza per soggetti con disabilità diventerà un simbolo di rinascita e speranza, dimostrando che un futuro migliore è possibile quando le istituzioni e la società lavorano insieme per un obiettivo comune.
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