Don Sergio Mercanzin onorato al VII Convegno del Parlamento della Legalità: Un Ponte tra Vaticano e Giustizia Civile
Don Sergio Mercanzin, una figura di primo piano all’interno della Chiesa, ha ricevuto una Laurea Honoris Causa al VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale. Venuto appositamente da Roma per benedire l’evento, Mercanzin è noto non solo per il suo impegno sacerdotale ma anche per il suo zelo giornalistico. Esperto di Oriente cristiano e fondatore del Centro Russia Ecumenica di Roma, egli è una personalità accreditata presso il Vaticano.
Fin dagli esordi del Parlamento della Legalità Internazionale, Mercanzin ha sempre supportato l’opera missionaria del movimento, fondato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco. Tra i promotori delle iniziative presso la Sala Stampa Radio Vaticana, ha collaborato anche con il Cardinale Francesco Coccopalmerio, già Ministro della Giustizia della Santa Sede.
Nel corso del convegno, Don Sergio Mercanzin ha assunto il ruolo di guida spirituale, aprendo il corteo che è partito dall’Auditorium Santissimo Salvatore fino alla tomba del beato Padre Pino Puglisi.
“Il sorriso disarmante di Don Pino Puglisi – dice Don Mercaniz – ci indica la via del Vangelo, che è soccorso verso gli ultimi per vivere la conversione”, ha dichiarato. “Credo nel Parlamento della Legalità Internazionale perché ho visto tante volte lo zelo e l’amore missionario per Cristo, che lo rende credibile e forte di vita”.
Don Sergio Mercanzin non ha solo portato con sé il peso della sua esperienza e saggezza al VII Convegno del Parlamento della Legalità, ma anche il calore e l’autorità di una figura spirituale di spicco. La sua presenza è stata come un faro che ha illuminato il percorso verso una giustizia più completa, unita alla spiritualità e alla missione di evangelizzazione che ha sempre contraddistinto il suo ministero. ‘La via del Vangelo è anche la via della legalità, un impegno quotidiano verso gli ultimi, verso la giustizia e la comunità’, ha dichiarato Don Sergio. Queste parole e la sua presenza hanno lasciato un’impronta indelebile, arricchendo il dibattito e alzando la posta in gioco per i futuri impegni del Parlamento della Legalità.
Don Mercanzin conclude così il suo intervento: “Tornando a Roma, chiederò l’utilizzo della Sala Stampa Vaticana per presentare prossimamente il libro di Nicolò Mannino, ‘Il mio nome è amore’, testo che sarà certamente consegnato a Papa Francesco.”
Marco Intravaia: auguri di buon lavoro a Giulio Tantillo e Gaetano Manfredi
Innovazione e talento in Sicilia: assegnati i premi dell’edizione 2024
