Un tribunale di Parigi oggi ha assolto la compagnia aerea Air France e la società Airbus dall’accusa di omicidio colposo nel processo per il disastro aereo del volo Rio-Parigi, precipitato nel 2009 nell’Atlantico con a bordo 228 persone. Nella sentenza si afferma che, per quanto siano state commesse delle negligenze, non è stato dimostrato “un nesso causale certo” con l’incidente. La decisione è stata definita “incomprensibile ” da David Koubbi, avvocato delle famiglie di alcuni dei passeggeri. “Le famiglie che rappresento sono devastate”, ha aggiunto, sottolineando comunque che se le due compagnie sono state assolte dal punto di vista penale, il tribunale ha accolto invece le istanze della causa civile, riconoscendo sia Air France che Airbus responsabili per le negligenze. E quindi aprendo la strada a risarcimenti per i familiari delle vittime, la cui entità verrà annunciata il prossimo settembre. Il volo AF447 era decollato da Rio de Janeiro diretto a Parigi quando scomparve dai radar durante una tempesta sull’Atlantico il primo giugno 2009. Secondo la ricostruzione degli eventi, la tempesta provocò il congelamento dei sensori di velocità, smettendo di inviare informazioni ai piloti e disattivando il pilota automatico.
Fabio Gigante