Diritti civili: La lettera aperta di Sabrina Figuccia a Gaetano D’Amico

Sabrina Figuccia e il dibattito sui diritti civili: tra politica e valori personali

Il consigliere capo gruppo della Lega a Palermo ribadisce a quanto scritto ieri dal presidente D’Amico (leggi)

 

Lettera aperta indirizzata a Gaetano D’Amico, Sabrina Figuccia, consigliere comunale e coordinatore provinciale della Lega, riflette sulla questione dei diritti civili e il ruolo del Consiglio comunale in tali dibattiti. Figuccia, pur non condividendo nel merito la causa in discussione, ribadisce il suo rispetto per i principi democratici e sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo, al di là delle appartenenze politiche. La lettera critica l’approccio di trattare temi delicati esclusivamente in aula per fini di visibilità mediatica, ritenendo che ciò non serva realmente alla causa. Figuccia esprime preoccupazione per l’uso politico di questioni che vanno oltre le competenze del Consiglio comunale, invocando un confronto più ampio che includa il sindaco e i partiti di maggioranza, per garantire una gestione inclusiva e rispettosa delle diverse sensibilità. La sua comunicazione, intrisa di valori personali e amicizia, chiama a un lavoro congiunto per affrontare le sfide reali della città di Palermo, mettendo in evidenza l’importanza dell’ascolto e del dialogo nel superare le divergenze.

La lettera

Palermo, 27 febbraio 2024 Prot. n. 12

Caro Gaetano,

nel percepire l’affetto e il calore delle tue parole, sento di doverti una risposta che ti invierò anch’io epistolarmente. Sai, a volte la scrittura può essere un momento di riflessione ulteriore che ci aiuta a usare le parole più giuste per esprimere i propri pensieri. In un mondo che ci invita a correre e ad essere sempre più consumisti anche nei rapporti umani, nessuno scrive più le lettere. Ti ringrazio, quindi, per questa tua e soprattutto per la tua amicizia sincera che rinnovo e che condivido, ma anche per la tua innata sensibilità, merce rara di questi tempi. Proprio a partire dalla nostra amicizia, ma anche nel mio ruolo di capogruppo e coordinatore provinciale della Lega, provo a spiegarti il mio punto di vista su questa delicata questione, che, a mio avviso, non può e non deve essere trattata in un’aula di Consiglio comunale, né presentata come mozione. Questo infatti rinvia l’argomento ad una dimensione politica priva pero di effetti reali, motivo per cui, mi pare di aver compreso ieri, che le stesse famiglie interessate non desiderino venga trattata in aula.

Come tu sai infatti, il Consiglio comunale non ha alcuna competenza o possibilità di azione in materia per cui l’unico ed il solo effetto sarebbe il dibattito politico fra parti opposte non utile comunque alla causa, se non in termini di visibilità mediatica, che a quanto pare le famiglie non desiderano affatto. Una causa che, a dire il vero non condivido nel merito, ma che, come ho detto più volte, nel rispetto della democrazia, ritengo meriti un suo spazio di dibattito. E a proposito di democrazia, quel valore che tu giustamente richiami e che è sempre stato alla base della mia vita prima e della mia azione politica poi, proverò a spiegarti anche le ragioni del mio dissenso rispetto all’indicazione di una data e al post fatto da Gianluca Inzerillo sui social. Vedi, la riunione di capigruppo ieri aveva preso una piega un po’ confusa e dopo un dibattito abbastanza nervoso si era conclusa con l’ennesimo nulla di fatto. Alcuni di noi siamo andati via e all’improvviso sono arrivati comunicati e proclami.

Ecco, io personalmente credo nella democrazia e approfittare dell’assenza di chi la pensa diversamente da te non mi pare sia proprio encomiabile. A queste mie considerazioni, voglio aggiungerne anche un’altra, che coinvolge il sindaco, ottima persona dotata di una grande sensibilità chiamato ad un ruolo complesso che ha il dovere di essere il sindaco di tutti. Ma anche su questo aspetto ti consegno alcune mie considerazioni. Se è vero che il tema di cui stiamo parlando è esclusivamente politico, visto che come detto prima, il Consiglio comunale non ha alcuna competenza in materia, ma diventerebbe in questo caso solo un luogo in cui dibattere, non credi che con la stessa sensibilità con cui ha incontrato il comitato, avrebbe dovuto incontrare i partiti che lo hanno sostenuto e che grazie alla nostra legge elettorale hanno reso possibile la sua elezione? Beh, io penso che avrebbe dovuto farlo, soprattutto con quei partiti, come quello che io mi onoro di rappresentare a Palermo, che hanno su questi argomenti sensibilità dichiarate.

Proprio per questo, ho chiesto al presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo di convocare al più presto un’altra riunione di capigruppo alla quale invitare anche il sindaco Lagalla e i coordinatori regionali dei partiti di maggioranza. Caro Gaetano, adesso ti lascio, per continuare come sempre a lavorare per la nostra meravigliosa Palermo, che ha tanto bisogno di noi per tutti quei problemi che ho elencato, che invece in Consiglio comunale possiamo e anzi abbiamo il dovere di affrontare con il nostro sindaco sempre in prima linea, con gli assessori che ognuno per le proprie competenze hanno già affrontato e risolto, purtroppo ancora solo in parte, alcune annose emergenze e con tutti i consiglieri comunali, fra cui Gianluca, mio caro amico intemperante ed impulsivo, proprio come me, che, in un momento di enfasi, ritengo abbia commesso un piccolo errore, ma con il quale sono certa ci ritroveremo in Aula o fra la gente, dove ogni giorno trascorriamo le nostre giornate.

Ti voglio bene e sono certa che ci ritroveremo insieme su altre battaglie di civiltà, che mettano al centro Palermo.

Cara amica ti scrivo così mi distraggo un pò. (D’Amico replica a Sabrina Figuccia)

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