“Ho massimo rispetto per la V Commissione, dove si esamina in questi giorni il DDL 698-500 di riforma dei beni culturali. Alla seduta odierna l’Assessorato BB.CC. e I.S.è stato presente con un proprio funzionario esperto, il dott. La Rocca, che, su mia delega, ha rappresentato la posizione del Governo. Le polemiche provenienti dall’On Fava e dai deputati del M5s sono, pertanto, gratuite: a questo proposito mi piace ricordare – e sono certo non sia sfuggito – che, nei giorni scorsi, uno dei miei primi atti da assessore, è stato proprio quello di partecipare alla seduta della V Commissione e intervenire sul ddl in esame.
In merito ai contenuti del testo, il Governo regionale apprezza le buone intenzioni ma rileva che il disegno di legge – come riferito dal funzionario delegato alla riunione odierna – risulta superato sotto molteplici aspetti: sia perché non tiene conto della recente riorganizzazione dell’Assessorato dei Beni culturali e delle disposizioni in materia di norme sui parchi, sia perché non affronta e risolve i reali nodi che rallentano l’azione amministrativa, sia ancora perché lascia irrisolti i problemi che coinvolgono settori e segmenti dove si annidano ritardi e ristagni. Per non parlare del tema delle sovrintendenze, che tante perplessità suscita fra gli addetti ai lavori.
Il Governo sta già lavorando a un proprio Ddl che sarà presentato già nelle prossime settimane. Con l’On. Fava condivido la preoccupazione che un’azione frettolosa di riforma, sebbene animata dai migliori intenti di semplificazione delle procedure e della burocrazia, possa, se assunta senza la necessaria cautela, scardinare il sistema di salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale della Sicilia”.
Questo è quanto dichiara Alberto Samonà, Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.