Dai Vichinghi ai tempi moderni, il nuovo romanzo storico del barone Giaconia Di Migaido.
“Stirpe di Draghi “, nove secoli di storia nelle vicende di una genia, il nuovo romanzo del vulcanico barone Giuseppe Giaconia Di Migaido che, oltre all’interesse per la scrittura, coltiva altre passioni come quella per il motorismo storico , passione che ha condiviso con la sua compagna, purtroppo non più fra noi, Costanza Afan De Rivera, discendente diretta della famiglia Florio.
Presidente del Club “La Sicilia dei Florio” e dell’ARACI-Distretto 2110 fellowship dei Soci Rotary appassionati di automobilismo, il barone Giaconia è stato anche fondatore e Presidente del Club “Bridge Team Palermo”.
Dopo tre libri dai titoli molto significativi e dalle trame molto differenti: “Utopia Mediterranea”, “Vita di un Gattopardo” e “Dossier Atlantic”, prodotti tra il 2016 e il 2020, adesso arriva un’altra avvincente lettura “Stirpe di Draghi”.
Il romanzo nella sua genesi è ambientato in Scozia, anno 822 d.C., primo agosto, la brughiera, nebbiosa, umida, impervia. E’ la storia di due fratelli Erik e Alf, un’unica discendenza che si intreccia tra sangue e speranze e percorre strade parallele ma divergenti, una a Boston, oltreoceano, l’altra in Scozia e Normandia.
Uomini rudi, discendenti anche selvaggi ma sorretti dall’intima convinzione della prevalenza indiscussa della propria genia. Donne belle, condottiere audaci che nei secoli partoriscono uomini d’affari, potenti padroni della loro terra.
Abbiamo intervistato lo scrittore, il barone Giuseppe Giaconia Di Migaido.
Quale è stata la fonte di ispirazione che ha dato vita a questo romanzo? “ mi sono voluto cimentare in un vero romanzo storico. Dopo aver effettuato le opportune ricerche, ho costruito una trama che partendo dai Vichinghi giunge ai giorni nostri, attraverso le vite di due fratelli e dei loro discendenti che con alterne vicende sono riusciti con intelligenza e determinazione ad imporsi in un mondo sempre più difficile e complesso”.
Nel romanzo “Stirpe di Draghi” si parla di barbari, speranze e opportunità;
ma cosa si intende per opportunità di tratta? “l’opportunità di tratta è l’opportunità di vincere attraverso il viaggio, lo spostamento, la colonizzazione combattuta sia con le armi che con le armi dell’ingegno e della mente”.
Il filo conduttore del romanzo è l’appartenenza alla stirpe ed in particolare in Sicilia, nell’ultima sezione del romanzo, la genia si riunisce al compimento del dodicesimo secolo, rimembrando il passato e festeggiando la vita;
quale il messaggio autentico? continua il Barone Giuseppe Giaconia di Migaido “Da cattolico credo nella provvidenza che è qualcosa di diverso dal fato, ciascuno di noi ha un disegno da portare avanti su questa vita terrena; nel percorrere il nostro cammino troviamo tante variabili che sta a noi cogliere; le variabili non mutano il cammino ma lo possono far vivere in modi diversi. La strada maestra è comunque sempre l’appartenenza alla stirpe che come gli uomini si trasforma nel tempo”.
Un romanzo da leggere e consigliare, disponibile in tutte le librerie ed ordinabile su Amazon, un compagno avvincente in grado di appassionare e in alcuni tratti far diventare protagonisti di un divenire alla ricerca delle origini.
Caterina Guercio