Credit Agricole: FABI, accordo su polizza sanitaria e mutui agevolati per dipendenti

Lo rende noto la FABI, circa 12mila lavoratori del gruppo Crédit Agricole Italia interessati

Terna di accordi in Crédit Agricole Italia. Dopo alcune settimane di confronto, sono state raggiunte oggi intese – da FABI, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con l’azienda – che riguardano tutti i circa 12mila lavoratori del gruppo Crédit Agricole Italia, su premio, polizza sanitaria e condizioni agevolate su mutui e prestiti per i dipendenti, per i figli e per chi è andato in pensione.

Lo rende noto la FABI. Ecco i dettagli. Il premio aziendale 2024 verrà erogato nel 2025 con un importo tra 1.700 euro e 2.050 euro secondo due opzioni, entrambe nella formula mista welfare e cash, per la figura media di riferimento (terza area professionale, terzo livello), con un sostanziale incremento rispetto allo scorso anno. La polizza sanitaria è stata rinnovata per il biennio 2025-2026 ed è stato stabilito un aumento della contribuzione aziendale di ulteriori 40 euro che si aggiungono ai 150 euro dello scorso anno per un totale di contribuzione, unicamente a carico dell’azienda di 890 euro per ciascun dipendente; la copertura assicurativa è estesa anche ai figli e ai coniugi fiscalmente a carico. Per quanto riguarda le condizioni bancarie agevolate, sono stati resi strutturali i tassi di favore per mutui e prestiti erogati a tutti i dipendenti, ai figli dei dipendenti e agli ex dipendenti in quiescenza.

“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti per tematiche che rappresentano i pilastri del contratto integrativo aziendale e per cui era più che mai necessario garantire continuità e stabilità oltre a riconoscere il grande, costante e incessante impegno profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori del gruppo. Ora ci aspettano altre grandi sfide negoziali, ma siamo certi che, avvalendoci dell’impegno e del pragmatismo che ci contraddistinguono, riusciremo a trovare soluzioni idonee ed equilibrate”, commenta la coordinatrice Fabi in Crédit Agricole Italia, Cinzia Losi.

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