Cosa prevede l’art. 650 reato previsto e punito dal codice penale?
L’Avvocato Emanuele Varrica ci spiega in breve l’articolo ritornato d’attualità a seguito dei nuovi decreti emanati d’urgenza dal Governo Nazionale per il Coronavirus.
Il codice penale specifica che i reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, secondo la diversa
specie delle pene per essi rispettivamente stabilite.
Le pene principali stabilite per i delitti sono: l’ergastolo, la reclusione e la multa.
Le pene principali stabilite per le contravvenzioni sono: l’arresto e l’ammenda.
L’art. 650 c.p. rientra nella parte del codice penale dedicata alle contravvenzioni ed in particolare
recita:
“chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di
sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave
reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino ad € 206”.
L’art. 4 comma 2 del decreto 08.03.2020, prevede che Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’art. 650 del codice penale, come previsto dall’art. 3, comma 4, del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6.
Se un soggetto, fermato dalle forze di Polizia, viene ritenuto responsabile della violazione delle
misure urgenti di contenimento del contagio del virus COVID – 19, verrà denunciato e indagato per
il reato di cui all’art. 650 c.p.
Se un soggetto viola una norma prevista e punita dal codice penale, viene denunciato alla Procura della
Repubblica ed iscritto nel registro degli indagati.
Il soggetto indagato è la persona, il cui nominativo viene iscritto dal Pubblico Ministero nel registro
delle notizie di reato, che è un registro custodito presso ogni Procura, in cui il Pubblico Ministero
iscrive immediatamente ogni notizia di reato nonché il nome della persona alla quale il reato stesso
è attribuito.