Crisi del Commercio, Patrizia Di Dio: “Consumi in forte calo, servono misure straordinarie da parte della Regione per evitare nuove chiusure e tanti posti di lavoro in meno”
09 gennaio 2025 – La crisi economica che colpisce il settore del commercio, e in particolare quello della moda, si fa sempre più pressante. I dati dei saldi invernali appena avviati confermano un drastico calo dei consumi, mettendo a rischio la sopravvivenza di molti negozi e con essa centinaia di posti di lavoro.
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vice presidente nazionale di Federmoda Confcommercio, lancia un grido d’allarme, chiedendo un intervento immediato da parte delle istituzioni regionali. Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo, Di Dio ha richiesto un incontro urgente per discutere della crisi e proporre soluzioni concrete.
Le proposte per il rilancio
Tra le proposte avanzate da Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio evidenzia tre azioni principali:
- Istituzione di un “bonus acquisti” per incentivare il consumo nei negozi di vicinato, con particolare riferimento al settore abbigliamento.
- Sostegno economico alle aziende storiche, con un’attenzione specifica a quelle che hanno subito le perdite più significative dal 2019 ad oggi.
- Agevolazioni a tasso zero sui finanziamenti richiesti dagli imprenditori per fronteggiare le difficoltà degli ultimi anni.
“La Regione siciliana – spiega Di Dio – ha già previsto misure simili in altri settori. È quindi ragionevole aspettarsi che possa accogliere le richieste di un comparto che rappresenta una colonna portante dell’economia siciliana, oltre che del tessuto sociale e urbano”.
Un quadro drammatico certificato dai numeri
Secondo i dati forniti da Unioncamere e dalle associazioni di categoria, il settore abbigliamento ha subito una forte contrazione negli ultimi cinque anni, con cali significativi nel fatturato. A dicembre e durante la prima settimana dei saldi invernali, iniziati il 4 gennaio, gli acquisti hanno registrato ulteriori diminuzioni a doppia cifra rispetto agli anni precedenti.
Le cause della crisi
“Il calo dei consumi – afferma Patrizia Di Dio – è dovuto al ridotto potere d’acquisto delle famiglie, che hanno modificato le loro priorità. In Sicilia, dove il reddito pro capite è il più basso d’Italia, questa situazione è aggravata dall’aumento dei costi delle materie prime, delle bollette e da una diffusa mancanza di fiducia”.
Di Dio sottolinea inoltre l’importanza dei negozi di vicinato: “Questi esercizi rappresentano molto più di una semplice attività commerciale. Illuminano le città, le rendono più sicure e contribuiscono al senso di comunità. Sono parte integrante del tessuto sociale e vanno tutelati”.
Un appello alla Regione
Il commercio, conclude Di Dio, “rimane una leva economica decisiva per il nostro territorio. È fondamentale affrontare con urgenza una crisi che sta minacciando non solo il comparto moda, ma anche il benessere sociale delle nostre città”.
La speranza è che le proposte avanzate possano tradursi presto in interventi concreti per sostenere un settore vitale e preservare il futuro di tante imprese siciliane.