Le intese tra i sindacati e Unicredit “prevedono l’accoglimento di tutte le richieste di adesione al Fondo di solidarietà straordinario in sospeso” a fronte delle quali “abbiamo ottenuto un numero di assunzioni con le medesime modalità previste dall’accordo del 9 giugno 2023”, cioè nel rapporto di un’assunzione ogni due uscite. Lo dichiara il coordinatore FABI in Unicredit, Stefano Cefaloni, commentando l’accordo sottoscritto con il gruppo bancario. “Nell’ambito della trattativa, l’azienda ci ha manifestato la disponibilità ad accogliere ulteriori 200 richieste che consentiranno la eventuale, volontaria adesione a coloro i quali, pur avendone i requisiti, non hanno aderito ai precedenti piani, e maturano la finestra pensionistica entro il 1 gennaio 2030 (Fondo di solidarietà) e il pensionamento diretto con finestra 1 gennaio 2025”.
L’accordo, ricorda la FABI, riguarda 510 uscite con il fondo di solidarietà di lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici fino al primo gennaio 2030 a fronte delle quali sono state concordate 255 nuove assunzioni, alle quali se ne potranno sommare fino a un massimo di 86 per la sostituzione delle dimissioni volontarie nell’arco del piano industriale (fino al 31 dicembre 2024) di giovani con contratto di apprendistato. Nel caso di turnover di apprendisti più elevato, Unicredit provvederà a ulteriori assunzioni fino a un massimo di 169. Inoltre, anche chi, pur maturando il requisito pensionistico entro il primo gennaio 2030 oppure il diritto al pensionamento diretto entro il 31 dicembre 2025, non aveva presentato entro i termini la richiesta di adesione, potrà volontariamente decidere di aderire fino a un massimo di ulteriori 200 domande, anche esse compensate con un’assunzione ogni due uscite.