Il nuovo Presidente Assointerpreti nazionale: Carmelo Donato, il primo siciliano a ricoprire questa carica.
Classe 68, già Presidente della sezione regionale siciliana dell’Associazione Nazionale Interpreti di Conferenza Professionisti approda al direttivo nazionale nella veste di neoeletto Presidente. Un percorso tutto in salita il suo che, grazie al know how acquisito, gli permetterà di dare risposte concrete ai problemi della categoria, come tante altre colpite fortemente dalla crisi scaturita dalla pandemia da Covid-19.
Fondata nel 1974, Assointerpreti è un’Associazione senza fini di lucro con lo scopo di rappresentare la professione e tutelare gli interessi dei propri associati, promuovendone l’aggiornamento professionale continuo. Possono infatti aderire solo professionisti accreditati che devono fare della formazione continua il loro modus vivendi. Importante anche il ruolo dell’Associazione volto alla definizione di norme deontologiche, procedurali, contrattuali, nonché di vigilanza sulla loro applicazione da parte degli associati.
Ma chi è Il mediatore linguistico? E’ un professionista che si occupa di favorire la comprensione e la comunicazione tra individui, gruppi, organizzazioni appartenenti alla propria cultura e a quella di altri paesi. Il suo intervento consiste in attività di traduzione/mediazione simultanea, consecutiva, trattativa o dialogica.
Molte volte i termini “interpretazione” e “traduzione” vengono confusi dato che la parola traduzione viene sbrigativamente attribuita sia alla produzione scritta che a quella orale. Anche in inglese, francese e spagnolo sono utilizzati i termini “translation”, “traduction” e “traducción” per riferirsi a una produzione orale.
È solo dopo la seconda guerra mondiale, probabilmente a causa dell’influenza del termine inglese “conference interpreter”, che si diffonde il termine più correttamente usato oggigiorno.
Attualmente, i termini “interprete di conferenza” e “interprete di simultanea” sono spesso considerati erroneamente sinonimi confondendo, in questo modo, il luogo dove viene eseguito il servizio e la tecnica utilizzata.
In Italia la prima Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori fu fondata nel 1953 a Trieste e solo nel 1989 quella dell’Università di Bologna con sede a Forlì.
In Sicilia oltre all’Università pubblica, c’è la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, con sede a Palermo, che annovera dal 1986, anno della fondazione, migliaia di studenti che hanno acquisito il titolo e le competenze linguistiche per operare nel settore; il prossimo anno sarà attivo il corso di Laurea Magistrale in interpretazione e traduzione con un corpo docente qualificato come Dominique Pasta e Adriano Schilleci, anche loro soci Assointerpreti.
Ma ritorniamo al Presidente Nazionale Assointerpreti quali gli obiettivi del Suo mandato, in un periodo che ha visto ormai quasi da un anno il blocco di conferenze, meeting, incontri, fiere ecc.?
“Il mio mandato inizia sicuramente in un periodo difficile causa Covid 19. Visto il perdurare della pandemia la modalità RSI (interpretazione simultanea da remoto) ha costituito la chiave per procedere, ma non mancano le difficoltà, vedasi problematiche tecniche, di fuso orario, che sottopongono l’interprete ad uno sforzo cognitivo aggiuntivo altissimo. Ma questo primo gap di debolezza, in vista di un ritorno alla normalità, porterà inevitabilmente ad una esplosione di convegni, in quanto la socializzazione è l’elemento umano che, più di tanti altri, è mancato in tutte le discipline”.
La carica del Presidente, con validità biennale rinnovabile una sola volta, è la figura deputata da statuto a rappresentare all’esterno l’Associazione oltre che a coordinare la “macchina” interna, avendo cura di programmare e gestire una complessa realtà. All’interno operano varie Commissioni tematiche vedasi la Commissione web, oggi centrale per il quasi esclusivo ricorso alla tecnologia, ai social, alla comunicazione, interessante la Commissione PAG – Programma Assointerpreti per Giovani- con lo scopo di selezionare giovani promesse alle quali viene data la possibilità di accedere a corsi gratuiti gestiti da professionisti.
“L’interprete, continua il Presidente Donato, è il “pilota” delle parole, un professionista che deve inevitabilmente avere anche delle conoscenze autentiche della cultura dei paesi al fine di poter svolgere appieno il suo mandato. Da qui la necessità di una formazione continua; il mio auspicio è quello di attivare nuovi protocolli, collaborazioni con università ed istituzioni pubbliche private internazionali, in quanto l’interprete si deve considerare cittadino del mondo. Io penso globale ma vivo locale; il mio cordone ombelicale è sempre la mia terra di Sicilia ed è in questa splendida isola che mi piacerebbe organizzare la prima assemblea nazionale Assointepreti”.
In un mondo sempre più connesso e globale la figura dell’interprete rappresenta pertanto un ruolo centrale per una comunicazione condivisa ed autentica.
Caterina Guercio