Tanto spettacolo e quattro gol annullati.
Palermo e Cesena chiudono sullo 0-0 una partita vibrante dal primo all’ultimo minuto, in cui i rosanero non riescono nella missione di dedicare una vittoria a Totò Schillaci. Inizio scoppiettante:
Shpendi segna ma è in fuorigioco, Henry dall’altro lato fa pure centro ma Manganiello, dopo aver convalidato, cambia idea perché Di Mariano (autore dell’assist) era oltre l’ultimo difensore.
Tante occasioni da una parte e dall’altra, poi a fine primo tempo Pierozzi cade in area dopo un contrasto con Ceesay ma l’arbitro non fischia e il Var non lo richiama. Romagnoli molto incisivi a inizio ripresa: altri due gol annullati a Shpendi (fuorigioco) e Ceesay (lo stesso Shpendi in fuorigioco disturba Desplanches), poi i rosa si lanciano all’assalto ma lo 0-0 non si sblocca. Il Palermo resta a secco di vittorie in casa in campionato, l’ultima sette mesi fa contro il Como.
Il prepartita di Palermo-Cesena è un lungo brivido sulla schiena di tutti coloro che occupano gli spalti: è la prima gara casalinga dalla scomparsa di Totò Schillaci e il dolore va di pari passo con la volontà di ripartire e dedicare il successo al maggior simbolo sportivo della città. Il nome del campione palermitano viene scandito più volte dai cori dei sostenitori, ma è a ridosso del calcio d’inizio che le emozioni raggiungono l’apice: prima che le squadre entrino in campo parte la canzone Notti magiche, colonna sonora del Mondiale 1990 in Italia che ha consacrato il mito di Totò Schillaci. In occasione del minuto di silenzio, che ha visto i giocatori di Palermo e Cesena stringersi in un grande abbraccio, il Barbera si è ricoperto di un silenzio irreale: un ulteriore tributo a Schillaci è stato riservato con il lunghissimo applauso al minuto 19, numero di maglia indossato a Italia ’90. Proprio una mega-maglia azzurra con il numero 19 è stata esposta in Curva Nord.