Sulla vicenda Teatro Massimo – Marco Betta sovrintendente senza esperienza di management e di gestione fatto emergere dal Maestro Pietro Ballo, interviene con una dichiarazione l’esponente del PD, Milena Gentile:
“Le recenti dichiarazioni della Lega sulla nomina del Maestro Marco Betta a Sovrintendente del Teatro Massimo come sempre dimostrano inadeguatezza nel riconoscere i meriti di una delle personalità più prestigiose del panorama artistico palermitano. Per evidenti interessi elettorali il responsabile culturale della Lega è arrivato a sostenere l’assurda tesi che un direttore artistico non abbia capacità manageriali e gestionali” – dichiara la Consigliera comunale del PD Milena Gentile.
“Non è certo un caso che cinque tra i maggiori teatri italiani abbiano sovrintendenti che vengono dall’esperienza di direttore artistico. È cosa nota che in Italia il direttore artistico è perfino il responsabile legale degli eventi teatrali e non ha solo il compito di curarne l’aspetto artistico, ma ne deve valutare anche la fattibilità tecnico-economica, gli eventuali scopi sociali, la portata in termini di promozione dell’immagine del teatro e della città. Quindi, al contrario di quanto sostiene il Maestro Ballo della Lega, direttore artistico e sovrintendente sono figure sinergiche e complementari, entrambi devono sapere scegliere le persone di cui contornarsi, conoscere bene il ruolo di tutti e coordinare ogni elemento per raggiungere il migliore risultato possibile.
Marco Betta già nel 1994 è stato il più giovane direttore artistico d’Italia e da allora, oltre che per il suo innegabile talento di compositore riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale, si è distinto per le sue spiccate doti umane che lo hanno reso particolarmente gradito ai lavoratori del teatro, in modo particolare per la sua speciale capacità di comunicare emozioni e rendere partecipi tutti dei suoi progetti artistici.