MESSINA – Significative scoperte archeologiche sono emerse nell’area archeologica di Halesa Arconidea, nel comune di Tusa, provincia di Messina, a seguito della conclusione della quinta campagna di scavi condotta dall’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con il Parco Archeologico di Tindari e il comune di Tusa.
Gli scavi hanno portato alla luce due vani con pavimento a mosaico, un cortile con ali porticate e i resti di un impianto termale. L’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, durante la presentazione dell’attività di ricerca presso la chiesa di Santa Maria delle Palate ad Halesa, ha commentato: “L’impianto termale venuto alla luce rappresenta un unicum in Sicilia per il ricchissimo apparato decorativo e per le dimensioni, pari a circa 800 metri quadrati, tra i più estesi dell’Isola”.
Le scoperte non si limitano al complesso termale. Gli archeologi hanno anche rinvenuto un vasto complesso monumentale, fino ad ora ignoto, composto da un reticolo di strade, ed un nuovo tratto di fortificazioni. Questi ritrovamenti sono fondamentali per la ricostruzione di un nuovo assetto urbanistico della città ellenistica e romana.
Domenico Targia, direttore ad interim del Parco archeologico di Tindari, ha sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti e ha annunciato piani immediati per la loro conservazione: “Considerata l’importanza dei ritrovamenti archeologici, il sito sarà immediatamente oggetto di puntuali interventi di restauro conservativo e di messa in sicurezza, al fine di garantire la valorizzazione e la fruizione”.