PALERMO: LA POLIZIA DI STATO HA INDIVIDUATO E TRATTO IN ARRESTO L’AUTORE DI TRE ASSALTI AD UNA FARMACIA CITTADINA
La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, Giusino Danilo, 30enne pregiudicato palermitano del quartiere Zisa, riconosciuto dagli agenti quale responsabile di ben tre assalti a scopo di rapina (due consumate, ed una, l’ultima, tentata) ai danni di una farmacia nei pressi di Piazza Campolo.
Gli episodi criminali attribuiti a Giusino e presi in esame dai poliziotti della Squadra Mobile, sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, sono avvenuti in danno della medesima farmacia ed in un arco temporale di 10 giorni, rispettivamente il 7, l’11 e il 17 settembre 2020 ed hanno fruttato 940,00 euro al malvivente.
Le prime due rapine portate a termine da Giusino, perpetrate il 7 e l’11 settembre scorso, hanno seguito il medesimo copione: il malvivente, con spavalderia e sfrontatezza, travisato da un casco semi integrale (o cappuccio) e dalla mascherina chirurgica, pronunciando la frase: “dammi i soldi”, ha strattonato e spintonato il dipendente di turno facendosi consegnare il denaro contante riposto nella cassa e dandosi poi a precipitosa fuga.
La terza rapina, tentata, perpetrata lo scorso 17 settembre, ha visto lo stesso rapinatore fare ingresso all’interno della farmacia e minacciare con un coltello da cucina il dipendente di turno. Nell’occasione, è stata la reazione del commesso a mettere in fuga il malfattore.
Il paziente e tenace lavoro effettuato durante le indagini dai poliziotti della Squadra Mobile ha permesso di ottenere importanti riscontri investigativi in ordine alla responsabilità di Giusino: infatti, attraverso la scrupolosa ricognizione dei sistemi di video sorveglianza insistenti all’interno ed all’esterno della farmacia, la profonda conoscenza del territorio e degli ambienti criminali locali da parte degli investigatori, la minuziosa descrizione fisica fornita dai testimoni e, non ultimo, l’importante dettaglio fornito da uno dei dipendenti, riguardo la presenza sul braccio del malvivente, di un tatuaggio raffigurante un rosario (che lo stesso aveva messo in bella vista sui suoi profili social), è stato possibile associare un volto e un nome al rapinatore.