Plebiscito siciliano per il contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari italiani. Le lavoratrici e i lavoratori di Messina, Agrigento, Caltanissetta, Catania e Palermo hanno dato il loro ok al 100% all’ipotesi di rinnovo del ccnl sottoscritta lo scorso 23 novembre a Roma dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali con l’Abi e il gruppo Intesa Sanpaolo. Il primo tour della Sicilia (mancano ancora Enna, Trapani, Ragusa e Siracusa) ha visto la Fabi impegnata con il segretario nazionale Elisabetta Mercaldo e le strutture provinciali, rappresentate dai coordinatori Massimo Pellegrino, Francesco Urso, Antonio Rosario Messina, Concetta Di Benedetto e Carmelo Raffa.
CCNL bancari assemblee in Sicilia, interviene Elisabetta Mercaldo della FABI
Oggi si è svolta l’assemblea a Palermo, mentre nei giorni scorsi si sono svolte assemblee e votazioni a Messina, Agrigento, Caltanissetta e Catania: in tutte le occasioni le lavoratrici e i lavoratori si sono espressi all’unanimità per il sì al nuovo contratto. Grande attenzione e partecipazione da parte di tutti i partecipanti nelle varie occasioni di confronto. «È un rinnovo ampio e inclusivo – ha spiegato Mercaldo durante l’incontro palermitano – che punta alla ricerca di “ricette specifiche” – che definirei all’avanguardia nel confronto con altri settori – non solo per l’ampiezza del riconoscimento economico, ma anche per la peculiarità di norme e soluzioni a tutela della difesa della categoria. È un contratto con una forte funzione sociale, laddove individua
soluzioni pragmatiche su molti aspetti di estrema delicatezza quali, ad esempio, la maternità, il comporto malattie. In più – ha aggiunto – è un contratto inclusivo nel porre grande attenzione ai temi di genere, affrontando con strumenti concreti il ricambio generazionale e intercettando questioni e problemi che si sono creati in questi ultimi anni nel comparto, per fornire le necessarie risposte. Abbiamo anche reso questo contratto, più che in passato, dinamico. E la dinamicità aiuta a resistere alle grandi trasformazioni e ai grandi eventi che
ancora dovranno venire» ha concluso Mercaldo.
I BANCARI E LE BANCHE IN SICILIA
A Palermo più di un quarto dei bancari della Regione.
I bancari che lavorano in Sicilia sono, complessivamente, 8.753: a Palermo 2.392 (27%), a Catania 1.712 (20%), a Messina 949 (11%), a Ragusa 852 (10%), ad Agrigento 757 (9%), a Trapani 725 (8%) a Siracusa 645 (7%), a Caltanissetta 476 (5%) e 235 a Enna (3%).
In Sicilia sono presenti 16 istituti di credito (1 banca spa, 2 banche popolari e 13 banche di credito cooperativo) e 1.098 sportelli: di questi, 255 a Palermo (23%), 223 a Catania (20%), 132 a Messina (12%), 108 ad Agrigento (10%), 98 a Trapani (9%), 87 a Siracusa (8%), 85 a Ragusa (8%), 63 a Caltanissetta (6%), i restanti 47 (4%) a Enna. Per quanto riguarda la capillarità della rete bancaria, questo è il rapporto del numero di sportelli ogni 100.000 abitanti: 30 ad Enna, 27 a Ragusa, 26 ad Agrigento, 25 a Caltanissetta, 23 a Siracusa e Trapani, 22 a Messina, a
Palermo e Catania; la media regionale è pari a circa 23 sportelli ogni 100.000 abitanti.
Quanto all’attività sul territorio, l’ammontare dei prestiti erogati dalle banche in Sicilia si attesta a 50,2 miliardi di euro. Di questi, 18,6 miliardi sono crediti alle aziende e alle imprese familiari (3,7 miliardi al settore industria, 1,8 miliardi all’edilizia, 11,4 miliardi al comparto dei servizi); altri 31,6 miliardi corrispondono ai finanziamenti concessi alle famiglie. Nella provincia di Palermo, i prestiti erogati ammontano complessivamente a 13,5 miliardi circa, di cui 4,3 alle aziende e imprese familiari (579 milioni al settore industriale, 3,2 miliardi ai servizi, 326 milioni all’edilizia), mentre 9,1 miliardi sono i prestiti concessi alle famiglie.
Le sofferenze (i prestiti non rimborsati alle banche dalla clientela) in Sicilia ammontano a 1,3 miliardi (a livello nazionale il totale è di 20,7 miliardi): 573 milioni corrispondono alle aziende, 154 milioni alle imprese familiari e 463 milioni alle famiglie (158 milioni per credito al consumo e 190 milioni per mutui e 115 milioni per prestiti personali).
Il totale dei depositi bancari (tra cui i conti correnti) si attesta 70,9 miliardi di euro: 11,4 miliardi corrispondono ad aziende, 4,2 miliardi alle famiglie produttrici e 55,2 miliardi alle famiglie. A Palermo e provincia i depostiti complessivi ammontano a circa 19,4 miliardi: 3,4 miliardi detenuti dalle aziende, 873 milioni dalle imprese familiari e 13,6 miliardi dalle famiglie.