In data 28 luglio 2020, la Banca Centrale Europea ha rilasciato il provvedimento di autorizzazione alla fusione per incorporazione della Banca di Credito Cooperativo “San Giuseppe” di Mussomeli – Società Cooperativa, della Banca “Don Stella” di Resuttano – Società Cooperativa e della Banca di Credito Cooperativo di San Biagio Platani in A. S. – Società Cooperativa nella Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” di San Cataldo – Società Cooperativa.
Ne dà notizia in una nota ufficiale il Coordinamento Nazionale Bcc del sindacato Fabi,.
Gaetano Castagna membro componente del Coordinamento spiega:
“Dalla lettura del progetto apprendiamo che l’integrazione delle quattro Istituzioni è guidata dalle rilevanti sinergie industriali e dall’opportunità di avviare una nuova Banca ben radicata sui territori storici di insediamento e capace, grazie alla maggiore dimensione, di rispondere efficacemente alle nuove sfide di mercato e regolamentari, tale operazione di fusione si inserisce nel più ampio contesto di riassetto del Credito Cooperativo, in attuazione delle disposizioni di cui al D.L. in materia (DL del 14.02.2016, convertito in L. 8 aprile 2016, n.49, le quattro Banche hanno aderito al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea sottoscrivendo il contratto di coesione, l’operazione di fusione consentirebbe il raggiungimento di una operatività dislocata su un territorio di 135comuni, 28 dei quali presidiati da almeno una filiale”.
“L’operazione si presenta – prosegue Castagna – come una fusione per incorporazione che ha l’ambizione di costituire una banca di riferimento nel territorio di operatività che possa operare con sempre maggior efficienza.
L’Obiettivo dell’operazione di fusione dichiarato è quella di creare una banca nuova dimensioni interprovinciale che sia riferimento nel territorio per di soci e masse gestite.
La Banca G Toniolo di San Cataldo non nasconde la propria ambizione e nell’informativa sindacale dichiara che la nuova realtà sarà aggregante per future operazioni nell’ambito delGBCI. La nuova realtà Bancaria si conferma come la prima realtà del credito cooperativo operante in Sicilia sia nell’assettologistico che territoriale. Manterrà le aree geografiche di tradizione delle quatto banche di fatto l’operazione di fusione consentirebbe il raggiungimento di una operatività dislocata su un territorio di 135comuni, 28 dei quali presidiati da almeno una filiale. Con la presenza nelle province di Caltanissetta ed Agrigento, Palermo, Trapani e Ragusa.Nascerà la prima banca di credito cooperativo regionale in Sicilia .Non siamo preoccupati, ma come sempre vigileremo!”
“Come Fabi (sindacato di categoria e di riferimento) – dichiara il sindacalista – abbiamo fatto presente a tutti i soggetti coinvolti a partire dalla capogruppo che i processi di verticalizzazione , integrazione e le aggregazioni presentano problematiche variegate che vanno dalla evidente duplicazione di ruoli e funzioni e arrivano alla conciliazione vita lavoro. Il personale di ogni ordine e grado costituisce la risorsa cardine, il patrimonio aziendale intangibile indispensabile per perseguire la missione di banca di credito cooperativo”.
“Un progetto così ambizioso – precisa Castagna – deve necessariamente passare dal coinvolgimento alla partecipazione dei lavoratori a tutte le tappe del percorso di cambiamento”.
Infine – conclude – evidenziamo che la capogruppo ha comunicato che non sono previsti esuberi, ma abbiamo già chiesto un confronto ex artcolo 22 del vigente ccnlperché tanti sono gli aspetti da delineare e chiarire nelle sede sindacale opportuna” .