“Da piazza Magione sopra le barriere, in volo su Palermo” sintetizza il bisogno e il desiderio di cambiare prospettiva, di oltrepassare i confini di uno spazio che è gioia e orgoglio, ma che a volte può trasformarsi in un labirinto senza uscita per i giovani che alla Kalsa crescono e che in questo luogo si ritrovano a dover convivere con fenomeni di degrado e di devianza.
Un’iniziativa, organizzata anche quest’anno, dall’Aeroclub di Boccadifalco e dall’Associazione Addipizzo, con le attività di inclusione sociale svolte insieme ai bambini e ragazzi del quartiere Kalsa di Palermo sono proseguite con la straordinaria esperienza dei voli sulla citta e sul golfo di Mondello.
“L’aeroclub di Palermo ha nel suo DNA la divulgazione della cultura aeronautica – ha dichiarato il presidente Fabio Giannilivigni – ma non solo anche l’inclusione dei ragazzi e dei più giovani. E in questa accezione siamo ben felici di accogliere questi ragazzi che vengono da un quartiere di Palermo definito disagiato ma dove ci sono invece ci dei ragazzi stupendi. Per noi è un piacere ed un onore portarli in volo per ricordare il rispetto delle regole. Perché il volo è rispetto delle regole e attenzione verso le persone che ti stanno accanto”.
“Oggi a Palermo – dice Noemi Di Franco di Addiopizzo – non basta più sostenere commercianti e imprenditori a denunciare fenomeni estorsivi se allo stesso tempo non si orientano strategie ed interventi per rimuovere le condizioni di degrado e povertà che contribuiscono ad alimentare fenomeni di devianza”. Questa mattina, circa trenta tra bambini e ragazzi con i quali nel corso dell’anno vengono promossi percorsi di socialità a piazza Magione, hanno trascorso una giornata di emozioni e spensieratezza in quello che è stato il primo aeroporto di Palermo.
Ad accoglierli nell’hangar dell’aeroclub “Beppe Albenese” di Boccadifalco il presidente, Fabio Giannilivigni, il vice presidente Gippe LoCicero insieme agli altri piloti del sodalizio si sono alternati ai comandi di quattro TB9 Tampico, gli aeroplani dell’aeroclub, da cui bambini e ragazzi hanno osservato un’altra Palermo.
Uscire dal proprio quartiere, guardare la città dall’alto e cambiare punto di osservazione sono occasioni per vivere e scoprirsi all’interno di una dimensione diversa della città. Dal cielo le strade si fanno piccole, i quartieri perdono i propri confini, le differenze scompaiono. Tutto è sembrato incredibilmente minuscolo mentre i sorrisi dei piccoli protagonisti sono diventati sempre più grandi. Quando si dice che a “volare alto” si inizia a prendere gusto è proprio vero.
Fabio Gigante