AUTO STORICHE NON SOLO HOBBY

(di Caterina Guercio)  Il veicolo storico rappresenta nel nostro Paese in termini di crescita diversi settori, da quello tecnico legato al recupero ed al restauro conservativo , alla manutenzione periodica delle vetture storiche con il coinvolgimento di vari tecnici specializzati nel settore sia meccanico, della carrozzeria, commerciale, ma  anche per la riproduzione di elementi costituenti le vetture storiche nella loro originalità o meglio, per la ricerca di reperti originali in buone condizioni o ricondizionati .

Restaurare oggi una vettura storica, rappresenta infatti un hobby per tanti appassionati che ci riporta  anche al recupero storico culturale in chiave certamente cognitiva di epoche,  di luoghi e di eventi del passato che si sono succeduti in tempi storici diverse  in Italia e nel mondo. Esempi immediati sono   la manifestazione di automobilismo sportivo  della Settimana di Brescia, dove, anche Vincenzo Florio, nei primi del 900, partecipando come organizzatore, proponeva la Gara Automobilistica “ Coppa Florio”  nel territorio  Brescia – Verona – Mantova  – Cremona , antesignana della futura più Blasonata Targa Florio e conseguente GIRO di SICILIA Targa Florio. Ma anche della famosissima Mille Miglia organizzata sempre a Brescia e divenuta anch’essa una Manifestazione internazionale di livello nel Mondo.

Tutti eventi sportivi  automobilistici che, prima come gare di velocità ed oggi come rievocazioni storiche automobilistiche con percorsi originali dell’epoca e parzialmente variabili di anno in anno proprio per il rispetto di una vocazione turistica rinnovata,  hanno reso l’Italia e la Sicilia in particolare, famose e conosciute nel mondo.

Oggi in effetti,  due italiani su tre manifestano interesse per il motorismo storico almeno in linea generale,  ed hanno assistito a eventi ad esso dedicati e di  questi ben il 43% circa  pensa o immagina di acquistare prima o poi un’automobile o una moto d’epoca  (ricerca dell’Istituto Piepoli).

Il motorismo storico pertanto oltre all’aspetto hobbistico, genera un valore economico annuo di 2 miliardi e 200 milioni di euro contro 22 miliardi del calcio, 1,2 miliardi delle vendite di superalcolici, 900 milioni dell’equitazione etc.. con un valore aggiunto non indifferente e cioè, che il livello di sicurezza equivalente necessario  per i partecipanti rispetto agli altri eventi è molto basso e con spese di partecipazione in buona parte accessibili, tenendo conto peraltro che oggi il restauro conservativo di un’auto d’epoca, diventa per il proprietario della  vettura un buon investimento economico in termini di rivalutazione monetaria. Infatti si possono mediamente ottenere incrementi  medi annui del 6 – 7 %  dell’investimento iniziale, a secondo anche della vettura restaurata.

Le auto e le moto d’epoca non sono semplicemente mezzi di trasporto, ma espressione di creatività, libertà, velocità, dinamismo, storia e cultura del periodo,  in grado di farci rivivere epoche e momenti storici ma anche  paesaggi, colori, odori e perfino i sapori del made in Italy più autentico, e rievocativi di periodi come quello della Bella Epoque, e della Palermo liberty di fine 800 primi del 900, del periodo italiano ante guerra, quando il RACI era l’ENTE che governava gli Eventi, e del dopo guerra con la rivoluzione industriale, resa celebre proprio dallo sviluppo delle case automobilistiche Italiane, vedi LANCIA, ALFA ROMEO, FIAT, FERRARI, MASERATI , ma anche motociclistiche  come  BENELLI, MOTO GUZZI, LAVERDA , DUCATI e la BLASONATA  – MV AGUSTA .

Il patrimonio culturale ed artistico del motorismo storico italiano non ha pari al mondo, pertanto è dovere  salvaguardarlo, tutelarlo, divulgarlo  e svilupparlo. Oggi, più che mai, rappresenta un importante tassello sia in chiave di  sostenibilità economica che di sviluppo dell’economia locale e nazionale dovuta all’indotto dell’auto- motive elemento non solo di “rifugio” ma anche investimento, dando vita ad un binomio vincente.

 

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