Sul sito di ARPA Sicilia il Direttore Generale Vincenzo Infantino, all’indomani del conferimento dell’incarico avvenuto il 4 marzo 2021, dichiarava: “una nuova sfida che mi entusiasma. Risponderò con senso di responsabilità, con l’obiettivo di valorizzare l’autorevole ruolo dell’Agenzia in seno al territorio siciliano, creando un forte legame con i cittadini e le istituzioni”.
Promesse mai mantenute…...Tant’è che la denuncia delle difficoltà dell’ARPA Sicilia arriva dai dirigenti che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Premier Giorgia Meloni e al Governatore Renato Schifani, chiedendo un intervento urgente a seguito di quella che definiscono “una gravissima situazione finanziaria che l’Agenzia sta affrontando e che pregiudica l’operatività di ARPA Sicilia e quindi la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini”. Le prime difficoltà finanziarie sono sorte dopo la sentenza del 2024 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della norma che regolamentava il finanziamento dell’Agenzia. “Nonostante il legislatore regionale abbia introdotto nuove disposizioni – scrivono i dirigenti – che hanno assegnato una dotazione triennale la mancanza di un finanziamento per l’anno 2026 e per le successive annualità sta mettendo a rischio la continuità delle attività. Senza un bilancio approvato e un finanziamento certo – si legge nella lettera – l’Agenzia può adottare atti indifferibili e urgenti mettendo a rischio l’erogazione del servizio pubblico di competenza”. La mancanza di fondi ha già portato a una riduzione dell’attività di monitoraggio e controllo che costituiscono l’unica reale base di conoscenza dello stato dell’ambiente e garantiscono un’azione di prevenzione e tutela dei reati e la salvaguardia e la salute dei cittadini.
Fabio Gigante