Ance Sicilia: no all’esercizio provvisorio, pagare le imprese puntualmente e dare la massima visibilità possibile sui media ai bandi Ue, “Pnrr” e “Fsc”
Ance Sicilia: no all’esercizio provvisorio, pagare le imprese e dare visibilità ai bandi in uscita
Palermo, 17 dicembre 2021 – “La legge di Bilancio nazionale, che contiene anche risorse necessarie a completare la Finanziaria regionale, sarà approvata non prima di Natale. Dunque, a meno che i deputati dell’Ars non riescano a varare la legge di Bilancio regionale entro Capodanno, temiamo che anche nel 2022 la Sicilia andrà ad esercizio provvisorio. E per le imprese edili sarebbe un disastro”.
Lo dice Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, che spiega: “Nel 2021, fra esercizio provvisorio, Bilancio approvato ad aprile e successivi intoppi, le imprese avanzano ancora crediti per lavori eseguiti a novembre 2020. Un ulteriore esercizio provvisorio aggiungerebbe altri ritardi per i pagamenti dei lavori eseguiti successivamente e di quelli del prossimo anno. Non possiamo più sostenere le anticipazioni bancarie né chiederne di altre. Auspichiamo che il Natale ci regali invece una Finanziaria approvata in tempo utile”.
Cutrone aggiunge un’altra esortazione: “La ripresa dell’economia locale dipende dalle risorse del ‘Pnrr’, del ‘Fondo di sviluppo e coesione’ e dei Fondi strutturali 2021-2027. Per cogliere queste opportunità le imprese siciliane devono essere messe nelle condizioni di partecipare ai bandi. E’ insito nella nuova costruzione del ‘Pnrr’, che è stata estesa alle altre programmazioni, che i bandi siano veloci e si debbano chiudere in pochi giorni perché le risorse vanno impegnate entro le scadenze concordate con Bruxelles. La nostra, quindi, non è una critica alle stazioni appaltanti che hanno già pubblicato i primi avvisi, loro seguono la procedura prevista. Però, noi non facciamo in tempo a venirne a conoscenza. Ciò di cui abbiamo bisogno è che a tutti i bandi sia data la massima visibilità possibile anche sui quotidiani e sugli altri mezzi di comunicazione, il solo portale ‘italiadomani’ o quello del ministero per il Sud non sono sufficienti ad organizzarci e la Gazzetta ufficiale non ha pubblicazioni tempestive. Per questo facciamo appello alla sensibilità del Dipartimento della coesione territoriale e dell’Agenzia nazionale per la coesione territoriale, affinché si impegnino in tal senso, nel loro ruolo di affiancamento delle pubbliche amministrazioni locali”.