Al via da Messina il tour regionale sulla sicurezza begli spazi confinati

Con una esercitazione congiunta con il nucleo Saf dei Vigli del Fuoco della città peloritana per testare le procedure di soccorso e recupero in caso di infortunio negli spazi confinati ha preso il via da Messina il tour regionale sulla sicurezza negli spazi confinati. Nato dall’accordo operativo stipulato da Inail Sicilia in collaborazione con la Direzione centrale Ricerca Inail, dalla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco Sicilia e dai CPT di Messina, Catania e Palermo fornirà agli operatori del settore edile ed industriale siciliano un bagaglio formativo ed addestrativo per operare in sicurezza in ambienti confinati. La formazione sarà curata dal personale Inail del Direzione centrale ricerca, che si occupa istituzionalmente di approfondire e sviluppare innovative e adeguate misure tecnico-organizzative per la sicurezza degli operatori in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, e sarà erogata in favore di circa duecento lavoratori dipendenti di imprese delle province di Palermo, Catania e Messina impegnate in ambito edilizio, in attività di installazione, manutenzione, pulizia e riparazione.

Il tour, che toccherà dal 3 al 7 giugno la provincia di Messina, dal 17 al 21 giugno 2024 il palermitano e dal 1 al 5 luglio 2024 la città di  Catania, utilizzerà il simulatore per ambienti confinati, progettato dall’Inail, per realizzare percorsi formativi e di addestramento gratuiti per i lavoratori che operano in ambienti confinati, attraverso una riproduzione delle possibili situazioni di rischio tipiche di questi contesti lavorativi, testando metodologie di lavoro e procedure di sicurezza e di emergenza per il recupero degli operatori infortunati o colti da malore. Il progetto formativo prevede 4 ore di aula di informazione e formazione strumentale e 4 ore di addestramento grazie anche al supporto logistico del personale dei Vigili del Fuoco. Il programma formativo utilizzerà il simulatore per ambienti confinati, progettato dall’Inail, per realizzare percorsi formativi e di addestramento gratuiti per i lavoratori che operano in ambienti confinati attraverso una riproduzione delle possibili situazioni di rischio tipiche di questi contesti lavorativi, testando metodologie di lavoro e procedure di sicurezza e di emergenza per il recupero degli operatori infortunati o colti da malore.

Il simulatore di ambienti confinati, brevettato da Inail in Italia, Stati Uniti di America, Canada, Cina, Russia, India e Brasile è dotato di una strumentazione altamente tecnologica che permette di procurare alterazioni delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori al fine di testare le loro capacità e preparare gli operatori a condurre specifiche operazioni, in contesti particolari. Formato da una struttura principale dotata di sistemi fissi e mobili e di altri strumenti in grado di misurare l’alterazione delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori, permette di affinare tecniche innovative per operare in sicurezza, per procedere al salvataggio e al recupero degli operatori infortunati, garantendo di specializzare percorsi di formazione ed addestramento in favore di alcuni comparti produttivi come quello agricolo, chimico, industriale e edile. Nei corsi vengono proposte esercitazioni pratiche e analisi dei casi concreti di infortuni, incidenti e near miss, attraverso lezioni in presenza, utilizzo di video e filmati, giochi di ruolo e simulazione fisica. Spazio viene riservato anche alla realtà aumentata, con cui è possibile sperimentare scenari reali, utilizzando ambienti virtuali e tecnologie immersive, e allenarsi alla reazione di eventi avversi.

Operativo dal 2020, il simulatore ha già permesso di formare sul territorio nazionale oltre 350 operatori addetti agli spazi confinati. Grazie alla proficua e costante collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco 50 operatori specializzati ad intervenire negli spazi confinati hanno utilizzato il simulatore per l’addestramento e la formazione. Anche 170 studenti degli istituti tecnici superiori sono stati formati grazie all’utilizzo del simulatore per gli ambienti confinati, a testimonianza di quanto sia fondamentale trasmettere i concetti di prevenzione e rischio, sin dai banchi di scuola.

Durante la giornata sono stati anche resi noti i dati sull’andamento infortunistico in Sicilia nei primi quattro mesi del 2024. I dati rilevati nell’Isola al 30 aprile 2024 fanno registrare un modesto aumento del fenomeno infortunistico (+ 4,2%, da 8227 a 8572), aumento leggermente superiore a quello nazionale, pari al 3,6% (da n. 187324 ad aprile 2023 a n. 193979 ad aprile di quest’anno). L’incremento è comune a tutti e tre i settori; in particolare, nel settore industria e servizi si registra un aumento del 4%, in agricoltura del 8% e nel settore per conto dello Stato un aumento del 3,6%. L’andamento degli infortuni in itinere, (cioè quelli avvenuti nel tragitto casa–lavoro-casa) si caratterizza per un aumento del 22,6%, da n. 1123 ad aprile del 2023 a n. 1377 eventi denunciati ad aprile 2024, superiore all’incremento nazionale, pari al 9,4%. Le tre province che a gennaio 2024 hanno segnato il maggior andamento infortunistico sono: Catania, con n. 2361 denunce (il 27,5% del totale regionale), Palermo con n. 1955 denunce (22,8% del totale regionale) e Messina con n. 970 denunce (11,3% del totale regionale). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto in Sicilia ad aprile sono state 13, dato in leggero calo rispetto a quello di aprile 2023 (pari a 14), (12 nel settore Industria e servizi ed uno in Agricoltura).

A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state n. 268 a fronte di n. 264 di aprile 2023 (+ 1,5%). Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia ad aprile 2024 sono state 561, in aumento di 54 casi rispetto ad aprile 2023 (+10,6% a fronte del + 26,9% a livello nazionale). I dati rilevati mostrano un aumento considerevole delle patologie denunciate rispetto allo stesso periodo del 2023 in particolare nella gestione Industria e servizi (+ 50 casi, + 11,7%), mentre stabile è l’andamento nella gestione per conto dello Stato ed Agricoltura. L’incremento maggiore di denunce per malattie professionali si è registrato in quelle relative al sistema respiratorio (da n. 94 a n. 115, + 22,3%) e del sistema uditivo (da n. 35 a n. 46, + 31,4%). A livello provinciale Messina è la provincia che ha registrato il maggior numero di denunce di malattia professionale (n. 137, il 24,4% del totale regionale), seguono Palermo con n. 118 denunce (21% del totale regionale) e Catania con n. 81 denunce (14,4% del totale regionale). Nel triennio 2020-2022 gli infortuni sul lavoro, statisticamente consolidati, avvenuti in Sicilia all’interno di dispositivi di stoccaggio, imballaggio, silos, serbatoi, cisterne e vasche sono stati 45.

 

Fabio Gigante

 

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