Come ogni anno l’Associazione socio culturale “Viviamo Cancello” federata FIE, Federazione Italiana Escursionismo, organizza un nuovo cammino. Dal 3 al 10 maggio partendo dalla stazione ferroviaria di Castello a circa 30 minuti da Napoli si sono diretti in terra di Sicilia. Per il sodalizio si è trattato di una scelta un po’ elaborata ma, alla fine, con una logica regionale è stato deciso di scendere in Sicilia, toccando: Palermo, Monreale, Partinico, Alcamo, Castellammare del Golfo, Segesta, Scopello, San Vito Lo Capo, Bonagia, Erice e Trapani. Una visita da percorrere rigorosamente a piedi. Dopo una serie di pellegrinaggi in direzione nord, tutti di grande bellezza, che ha portato “Viviamo Cancello” lo scorso anno fino a Bolzano ed invertito la rotta verso sud e, precisamente, in direzione Calabria, dal Tirreno allo Ionio, tra fede e natura in contesti vari tutti meravigliosi, quest’ anno, non si poteva non continuare sulla intrapresa rotta con destinazione la Sicilia, terra, per i soci-pellegrini, nuova e intrigante per la sua storia multietnica e le sue bellezze naturali e architettoniche. Pertanto il dato è tratto:
”Al sole della Trinacria – Cammino da Palermo a Trapani tra fede, natura, cultura e scienza”. Lo splendore dei cammini ha creato grande attenzione tra i 19 soci della comunità giunti in terra siciliana. Dal diario di viaggio di “Viviamo Cancello” si evince la prima novità, cioè la partenza avvenuta per la prima volta di pomeriggio. Partenza appunto dalla stazione di Cancello in direzione Napoli per poi imbarcarsi per Palermo. Per “colpa” di Peppe Farina, organizzatore dei trasferimenti per e dalla Trinacria, il gruppo arriva con largo anticipo al porto dove per uno scherzo del destino a qualcuno dei soci viene in mente di proporre una sfida a scopone per ingannare l’attesa. Mai scelta si rivelerà più scellerata causando un momento di grave “tensione” tra il presidente e la guida usciti sonoramente sconfitti contro l’Avvocato e il portabandiera. Il cammino inizia sotto i peggiori auspici. Il maltempo che ha accompagnato i sodali fin dalla partenza li ha perseguitati fino all’imbarco.
Attraccati al porto di Palermo per i 19 soci non può mancare un momento di preghiera e meditazione con il pensiero che va all’amico Vincenzo che tanto manca ed un video saluto corale agli amici che li seguono da casa ed uno in particolare ad Aniello Pattini che, per problemi familiari, non ha potuto partecipare al cammino. Sbarcati, il gruppo si dirige verso il centro di Palermo con un minimo di itinerario che prevede una toccata e fuga dei maggiori monumenti. Dopo qualche chilometro giungono davanti allo splendido teatro Massimo, per dirigersi poi verso la chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella dove li attenderà una piacevole sorpresa. I ragazzi dell’ICS Michelangelo Buonarroti accolgono i visitatori offrendo loro un servizio di guida culturale finalizzato alla valorizzazione dei beni della città nell’ambito della realizzazione del progetto “Panormus è Santa Rosalia”. Tanto piacevole è stata l’accoglienza che si sono sentiti in dovere di immortalare il momento in una foto con i giovani “mediatori culturali” coordinati dalla professoressa Sapuleo. Tornati presso il teatro Massimo li attende un’altra piacevole sorpresa… l’ANFI, l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia Sezione di Palermo, su invito di Peppe Farina, presidente della Sezione A.N.F.I. di Maddaloni, li accoglie a Palermo il presidente della Sezione di Palermo e Consigliere Nazionale per la Sicilia, Generale di Brigata (RIS) Cav. Umberto Rocco, unitamente al Cav. Uff. Leonardo Gentile, Maresciallo della Guardia di Finanza in congedo, al Lgt Raimondo Vaianella, al Maresciallo Francesco Schillaci, al professore Alessandro Bellomo, al dott. Giuseppe Del Prete con la consorte ed al sottoscritto, autore dell’articolo. Le sorprese non mancano ad arrivare….
Foto ricordo sulla scalinata del Massimo e guidati dal professore Bellomo, grande storico ed esperto culturale di Palermo e della Sicilia, i “camminatori” si avviano in una visita, anche se fugace, ricca di emozioni. Il professore tra citazioni culturali, aneddoti storici ed elementi di architettura li introduce in una città che di passo in passo si rivela per le sue contraddizioni e la sua millenaria storia multietnica. La chiesa di San Domenico, imponente chiesa con tombe e arte religiosa dove è sepolto Giovanni Falcone, il mercato della Vucciria con le sue voci ed i profumi di una gastronomia di mare da “strada”, la piazza Pretoria cosiddetta della “vergogna”, le chiese di Santa Caterina, Santa Maria dell’Ammiraglio, San Cataldo, i quattro palazzi e, infine, la meravigliosa Cattedrale di Palermo. Palermo merita senza dubbio più tempo per poterla visitare e “gustare” ma loro malgrado sono costretti a proseguire il lungo cammino. Uno sguardo veloce al Palazzo dei Normanni e via verso Monreale. Qui la perla della Conca d’Oro gli riserva una sorpresa che in parte già conoscevano: i festeggiamenti per il Santissimo Crocifisso. Essendo la Cattedrale chiusa per i festeggiamenti si dirigono verso l’Oasi di Maddalena Cusmano dove soggiorneranno. Nei giorni successivi i nostri camminatori si sono tuffati in una Sicilia ricca di colori e odori con i profumi più intensi della natura: zagara, gelsomino, ginestra. La fresca brezza mattutina dapprima vento di scirocco poi di levante li ha trasportati nelle vie, dentro le case, nelle piazze e nei mercati di Partinico, Alcamo, Castellammare del Golfo, Segesta, Scopello, San Vito Lo Capo, Bonagia, Erice e Trapani….Al prossimo cammino cari ragazzi…
Fabio Gigante