Il Coronavirus ha colpito il settore aeronautico come mai prima d’ora: la stragrande maggioranza delle compagnie aeree hanno lasciato a terra le flotte di aerei; molti paesi hanno il loro spazio aereo chiuso e per grandi aeromobili come il B747 e l’A380 finisce un epoca. Paradossalmente, alcuni modelli stanno vivendo una resurrezione senza precedenti, o perché sono stati trasformati in aerei cargo o perché vengono convertiti per trasportare pazienti con COVID-19 in terapia intensiva su lunghe distanze, sebbene sia possibile trasportare anche pazienti con altre malattie. L’idea di Airbus è nata dal fatto che durante la pandemia, alcuni velivoli, appartenenti alle aeronautiche militari di alcuni Paesi sparsi in tutto il mondo, sono stati adattati per tale trasporto. La variante di cabina è ora disponibile per le compagnie aeree che desiderano o devono effettuare voli di evacuazione medica con breve preavviso.
Questo sarà il futuro per gli aeromobili a doppio corridoio come l’A330 e l’A340 con una configurazione MEDEVAC (MEDical EVACuation, il servizio di trasporto di persone ferite da un luogo ad un altro per prestare le cure mediche necessarie). La trasformazione consente di rimuovere i sedili e sostituirli con barelle e apparecchiature di monitoraggio, solitamente presenti nelle unità di terapia intensiva ospedaliera.
L’ampia cabina passeggeri dell’A330 e dell’A340 consente il posizionamento da 20 a 24 barelle adatte a trattare i casi di coronavirus oltre ad attrezzature sanitarie e sedili per personale ausiliario. Il consorzio Airbus in sole sei settimane con le divisioni elicottero, difesa e commerciale hanno unito le forze e hanno realizzato un prototipo in cui l’ampia fusoliera è stata trasformata in una sorta di ambulanza aerea.
Airbus, per il suo design, ha dettagliato le attrezzature necessarie per l’assistenza ad alta e bassa intensità. Questa riconversione è progettata in modo che i governi e le istituzioni sanitarie, così come le compagnie aeree, abbiano un mezzo di trasporto in grado di trasportare rapidamente i pazienti su lunghe distanze. Per quanto riguarda l’A330, presentato nel 1994, è diventato la punta di diamante di Airbus per il mercato dei velivoli a fusoliera larga.
La sua autonomia è compresa tra 11.750 e 13.450 chilometri; mentre l’A340 può raggiungere i 15.000 chilometri. Il quadrimotore, lanciato all’inizio degli anni ’90, iniziò a essere relegato dalle compagnie aeree a causa dell’alto costo di gestione. Airbus ne ha prodotto 386 fino all’ottobre 2011 e di questi solo un terzo (102 aeromobili) è ancora operativo. La Mahan Air, compagnia aerea iraniana, conta 12 A340 nella sua flotta.
Durante l’epidemia di Ebola tra il 2014 e il 2015, un A340-300 è stato convertito in un aereo specializzato a tempo di record. Sull’aereo, i pazienti ricevettero cure in condizioni di quarantena. Purtroppo adesso si presenta un’altra crisi pandemica ed i widebody con queste configurazioni, uniche, potrebbero aiutare a salvare molte vite.
Fabio Gigante