Agricoltura in crisi in Sicilia: proteste spontanee contro il disinteresse del governo e delle associazioni

Una nota dei Presidi e dei comitati spontanei riuniti

Comunicato Stampa dei Presidi e dei Comitati in Sicilia

Sicilia 7 Giugno 2024

Gli Agricoltori Siciliani rivendicano il proprio ruolo nella protesta agricola e contestano l’operato delle associazioni di categoria

Palermo – Nei giorni scorsi, una parte degli agricoltori siciliani ha manifestato nelle vie di Palermo, rispondendo all’invito della Coldiretti, per denunciare la crisi profonda del comparto agricolo regionale e sollecitare un confronto con il Governo regionale. Tuttavia, i Presidi e i Comitati Spontanei Riuniti ritengono necessario precisare alcune questioni relative alla protesta e alle recenti rivendicazioni delle associazioni di categoria.

Gli agricoltori dei comitati spontanei sottolineano che il lungo periodo di protesta, iniziato a gennaio e culminato nella manifestazione del 20 marzo a Palermo, è stato portato avanti esclusivamente da loro, senza l’intervento di partiti politici o associazioni di categoria. La partecipazione di Coldiretti è stata percepita come tardiva e opportunistica, in quanto questa organizzazione ha successivamente rivendicato con entusiasmo alcuni provvedimenti approvati, attribuendosene il merito come una vittoria.

Protesta Spontanea e Lavoro ai Tavoli Tecnici

Gli agricoltori precisano che i provvedimenti attualmente in fase di attuazione, come la delibera di Giunta n. 51 del 20 febbraio e la l.r. 22 maggio 2024, n. 20, art.1, comma 1 lett. b, nonché altre misure a sostegno dell’agricoltura, sono frutto del lavoro svolto durante i tavoli tecnici. Questi tavoli sono stati istituiti a seguito della manifestazione del 20 marzo grazie alla disponibilità dell’Assessore pro tempore On. Luca Sammartino e dei dirigenti dell’Assessorato all’Agricoltura.

Grazie a un continuo confronto con gli stakeholders, l’organo politico regionale ha potuto predisporre la documentazione necessaria per ottenere, durante il Consiglio dei Ministri del 6 maggio, la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e le deroghe derivanti.

Critiche alla Politica Nazionale e Regionale

I Presidi e i Comitati Spontanei contestano la scarsa attenzione dimostrata dalla politica nazionale verso le problematiche dell’agricoltura siciliana, lamentando una mancanza di risorse adeguate e di supporto concreto. Le risorse stanziate, pari a 10 milioni di euro, sono considerate insufficienti per garantire la sopravvivenza del settore agricolo in un momento di crisi e stallo.

Gli agricoltori chiedono con forza al Governo regionale e nazionale di mettere a disposizione risorse più ingenti per sostenere le imprese agricole e allevatoriali, che attualmente versano in condizioni critiche.

Abbandono del Tavolo Tecnico e Appello per una Strategia Comune

A partire dal 20 maggio, gli operatori hanno deciso di abbandonare il tavolo tecnico coordinato dal capo di Gabinetto dell’Assessorato Agricoltura, a seguito delle decisioni prese nel tavolo di concertazione senza risposte adeguate alle loro richieste.

I Presidi e i Comitati Spontanei esprimono fiducia nelle ulteriori iniziative che la Giunta Regionale e il Consiglio dei Ministri vorranno intraprendere per tutelare la sopravvivenza e la ripresa dell’economia agricola siciliana, un settore trainante per l’intera economia regionale. Allo stesso tempo, esprimono rammarico per l’esito della manifestazione organizzata da Coldiretti il 28 maggio e per la settimana di presidio permanente davanti a Palazzo d’Orleans, che non ha portato all’ottenimento delle risorse indispensabili.

Infine, invitano Coldiretti e le altre rappresentanze di categoria a unirsi agli sforzi dei comitati spontanei per elaborare una strategia comune volta a salvare l’agricoltura siciliana e a proteggere il consumatore finale.

Nota dei Presidi e Comitati Spontanei Riuniti

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