È stato confermato e inserito nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) l’investimento da 235 milioni per l’interramento di un tratto della linea ferroviaria Catania-Siracusa, opera propedeutica al potenziamento delle infrastrutture di volo dell’aeroporto di Catania. “Pochi giorni fa – come ci riferisce l’ing. Filippo Palazzo, responsabile di Rete Ferroviaria Italiana – si è svolta l’ultima seduta ove il Comune e gli altri Enti invitati hanno espresso la propria posizione in merito al progetto. Dopo il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici occorre la CdS ed i pareri ambientali si passerà alla gara ed alla sua conclusione si avvieranno i lavori”. L’eliminazione dell’ostacolo ferroviario è necessario per liberare l’area oltre la testata della pista esistente, con orientamento 08/26, che verrà allungata e destinata a bretella di rullaggio, e per la realizzazione della nuova pista sostitutiva dell’attuale, interventi previsti nel masterplan aeroportuale in approvazione presso il Ministero della Transizione Ecologica.
L’intervento sulla linea ferroviaria che lambisce l’attuale sedime dell’aeroporto è necessario per realizzare il nuovo assetto con la nuova pista di 3.200 metri, parallela a quella esistente di 2.436 metri, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il traffico dello scalo, posizionato a 2 km dal centro cittadino: da una parte si punta ad aprire voli intercontinentali e far operare velivoli wide body (oggi accoglibili in Sicilia sulla pista di Palermo), dall’altra parte la nuova pista, traslata rispetto all’esistente, permette di aumentare lo spazio per le aree di parcheggio ed i raccordi, oggi sacrificati per la vicinanza all’attuale infrastruttura di volo.
Oltre all’interramento dei binari, si procederà anche lo spostamento della stazione Bicocca, principale scalo merci della città, attualmente posizionata in asse con la futura pista. Intanto, quale opera esterna sempre funzionale all’aeroporto, nei mesi scorsi è stata completata la nuova stazione “Aeroporto” sul tratto di ferrovia che rimarrà nell’attuale configurazione, già inserita nella rete RFI e servita da treni regolari dallo scorso 13 marzo.
“Un fatto di straordinaria rilevanza non solo per Catania ma per tutta l’area sud-orientale della Sicilia – ha detto per il sindaco Salvo Pogliese-. Quello che adesso è il quarto scalo italiano, sarà finalmente in grado di aumentare il traffico anche con aeromobili adeguati per le tratte a lunga percorrenza. Grazie a questo progetto di RFI, che rientra nell’ampio piano di interventi intermodali che si stanno realizzando a Catania, si compie un passo decisivo che consentirà di realizzare sia la velocizzazione della tratta ferroviaria di 6,1 chilometri nel quadro delle più ampie previsioni di potenziamento del nodo ferroviario di Catania, sia di allungare la pista dell’aeroporto oltrepassando la linea ferroviaria che finora ne ha impedito lo sviluppo necessario a rendere competitivo il nostro aeroporto anche sulle rotte transoceaniche”.
Il Sindaco, dunque, parla di “allungare la pista dell’aeroporto”. Anche se lo stesso Comunicato Stampa del Comune di Catania è così titolato: “Aeroporto, ok a progetto interramento ferrovia per allungare pista”, mentre al suo interno si parla di “opera che consentirà il prolungamento della pista dell’aeroporto di Fontanarossa”. Tuttavia, ad oggi, non risulta ci siano modifiche progettuali che differiscono da quanto descritto sopra, e cioè la realizzazione di una nuova pista a fianco dell’attuale, con quest’ultima riconvertita in pista di rullaggio. A tal proposito, il successivo chiarimento dell’Assessore Trantino, che ha confermato trattarsi di intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova pista.
L’ex sindaco, Enzo Bianco afferma: “Nell’affanno di prendersi meriti di progetti non propri, ma esistenti da 5 anni e frutto di un nostro duro lavoro, l’Amministrazione comunale catanese ha diffuso notizie imprecise sull’allungamento della pista aeroportuale”. Enzo Bianco, precisa: “È il nostro progetto che feci finanziare a fatica (per la resistenza delle FFSS). Prevede l’interramento di tutta la linea nel tratto Acquicella – Bicocca. L’attuale fermata Fontanarossa ovviamente non sarà più utilizzata e ne sarà realizzata una sotterranea. Il progetto prevede la realizzazione di una seconda pista, significativamente più lunga, quasi parallela a quella esistente. La nuova pista sarà In grado di consentire il decollo di grandi aerei a pieno carico. La nuova pista sarà realizzata dalla società aeroportuale. Ma il costo è modesto. Il costo rilevante è l’interramento della linea ferroviaria. Questo interramento comporta anche una riduzione dei vincoli di rischio. In ogni caso è un progetto decisivo per l’aeroporto più importante della Sicilia e per l’economia di larga parte dell’Isola”. “L’interramento di quel tratto di binari – conclude Bianco – è davvero notevole e apre scenari preziosi sulla possibile riqualificazione delle aree che saranno liberate dai binari in superficie. Penso a quanto si sta facendo a Milano. Sono felice che, a fatica e lentamente, stia comunque andando avanti”.
La SAC, la società di gestione dell’aeroporto di Catania, afferma: “L’inserimento nel PNRR è un segnale molto importante per lo sviluppo della Sicilia. Per anni, come board dell’aeroporto di Catania abbiamo insistito affinché questa importante variante venisse realizzata, permettendo al nostro scalo di avviare i lavori per una nuova pista, più lunga dell’attuale, idonea a ospitare aeromobili di grandi dimensioni, adatti al lungo raggio. Questo – spiega la Sac, permetterà alle compagnie aeree di pianificare una politica di viaggi intercontinentali anche verso Stati Uniti, America Latina, Cina e Giappone, che al momento ci sono purtroppo preclusi proprio per limiti infrastrutturali, ma verso i quali riscontriamo da anni un notevole interesse da parte dell’utenza siciliana. Come più volte ribadito in passato – aggiunge la Sac – l’aeroporto di Catania (che ha da anni avviato una politica di miglioramento infrastrutturale, di servizi e di potenziamento della mobilità) è pronto già da tempo a fare la propria parte per quanto riguarda i lavori di competenza dello scalo, e quindi a provvedere alla realizzazione della seconda pista. Proprio per questo motivo ci auguriamo che l’opera di interramento della linea ferroviaria inizi al più presto e soprattutto che giunga a conclusione in tempi ragionevolmente brevi e comunque, come preventivato, entro la fine del 2025: permettendo allo scalo di Fontanarossa – conclude la Sac – di poter competere con gli altri aeroporti anche sul fondamentale settore dei voli a lungo raggio”.
Fabio Gigante