Gli incendi che ad ogni ondata di caldo, in qualsiasi stagione, devastano la nostra regione con conseguenze gravissime per il territorio, l’ambiente naturale e i suoi abitanti umani e animali, rendono necessaria una partecipazione decisa da parte di tutti i cittadini e azioni immediate e forti da parte della pubblica amministrazione, per far cessare subito questo massacro.
Per questo l’Osservatorio permanente sui disastri ambientali in Sicilia e l’Associazione Isola Fenice, hanno fortemente voluto e organizzato l’assemblea cittadina che si è svolta questa mattina (sabato 23 marzo) alla Sala Mediterraneo (Legambiente) dei Cantieri culturali alla Zisa.
Sono intervenuti esperti e tecnici, comitati cittadini territoriali, danneggiati dai roghi dell’estate 2023, imprenditori, agricoltori, agronomi, politici e amministratori.
Tanti gli argomenti sul tavolo: “Abbiamo diritto di chiedere quali misure di prevenzione siano state adottate in termini di manutenzione della copertura boschiva, di gestione delle discariche di rifiuti, di acquisizione di mezzi e strumenti idonei per l’individuazione immediata dei focolai”, dicono gli organizzatori, “abbiamo il diritto di conoscere le emissioni e le ricadute degli inquinanti prodotti, quali ristori avranno tutte le persone che hanno perso case e aziende e quali strumenti gli enti preposti abbiano in dotazione per l’immediata individuazione dei focolai”. E ancora, “abbiamo il diritto di sapere per quale motivo sono stati acquistati droni non idonei al volo notturno, con vento forte e con alte temperature e se i Comuni siciliani abbiano aggiornato il catasto delle aree percorse dal fuoco”.
Al termine dell’assemblea è stata elaborata dai presenti una lettera aperta al presidente della Regione siciliana Renato Schifani contenente queste e altre sollecitazioni e l’invito ad aprire un tavolo di confronto. Con l’obiettivo di dar seguito e concretezza alla mobilitazione dei cittadini e con il fermo proposito di trovare soluzioni tempestive e durevoli per bloccare la catastrofe ambientale e sociale degli incendi in Sicilia.