Ieri, un Boeing 747 cargo LCF Dreamlifter subito dopo il decollo dall’aeroporto di Grottaglie ha perso una ruota. Il B747 cargo LCF, il secondo più grande al mondo dopo l’Airbus Beluga XL realizzato per trasportare componenti del B 787, aveva caricato la fusoliera di un B787 realizzata nello stabilimento Leonardo. A trovarla nel terreno è stato un viticoltore. Un video amatoriale che documenta l’accaduto è diventato virale su Facebook. L’aereo, partito dall’aeroporto Arlotta di Grottaglie e diretto a Charleston negli USA era già in volo quando ha perso la ruota che è caduta prima nella zona aeroportuale, rimbalzando più volte e poi terminando la sua corsa, dopo aver sfondato una recinzione, in un vigneto in quel momento deserto. Sul posto sono intervenuti agenti del Commissariato di Grottaglie. A quanto si è appreso, nonostante la ruota in meno su uno dei carrelli, l’aereo ha proseguito il volo non rischiando problemi di atterraggio.
Un Boeing 747 Dreamlifter operat de Atlas Air (N718BA) care a decolat marți dimineață (11OCT22) din Taranto (IT) spre Charleston (SUA) a pierdut o roată a trenului principal de aterizare în timpul decolării.
Avionul operează zborul #5Y4231 și transportă componente de Dreamliner. pic.twitter.com/R95UHkLD7V
— BoardingPass (@BoardingPassRO) October 11, 2022
Il B 747 Dreamlifter nasce dal bisogno di un grande aereo cargo che trasportasse le sezioni del 787 dagli stabilimenti esteri, situati a Grottaglie, in Italia, a Charleston, nella S.C., a Whicita, nel Kansas, e a Nagoya, in Giappone, allo stabilimento di assemblaggio finale della Boeing a Everett, nello stato di Washinton. Per questo scopo, infatti, avrebbero richiesto troppo tempo trasporti via mare, mentre la versione “747 Freighter” non era sufficientemente grande per effettuare il trasporto per via aerea. Si è deciso, quindi, di progettare un velivolo apposito partendo dal 747-400, con una fusoliera ingrandita per aumentare il volume degli interni. Questa versione si chiama Large Cargo Freighter (LCF) e permette di risparmiare tra il 20 e il 40% in termini di costi e di ridurre il viaggio da 30 giorni ad alcune ore.
Fabio Gigante