“I responsabili degli uffici del Dipartimento, i soprintendenti dei beni culturali, i direttori dei Parchi regionali, dei musei, delle Soprintendenze, di ogni singola struttura in cui si articola l’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana sono le sentinelle della bellezza del nostro territorio. Sono loro che ne conoscono le potenzialità e i problemi e ne custodiscono il valore, troppo spesso facendo i conti con la carenza di personale e di risorse economiche. Attraverso le azioni di vigilanza, tutela e valorizzazione hanno la responsabilità di custodire l’immenso patrimonio della nostra Isola e di preservarlo perché posa essere consegnato nelle migliori condizioni alle nuove generazioni”.
Sono queste le parole che il neo-assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà ha indirizzato ai vertici dell’Assessorato dei Beni culturali che ha voluto incontrare in questi giorni per ascoltare dalla loro voce criticità, aspettative e potenzialità di ogni singola struttura.
“Alla base di ogni forma di conoscenza – ha detto l’assessore Samonà – c’è l’ascolto. Un ascolto attento e reciproco è alla base di qualsiasi ragionamento costruttivo. Politica ed amministrazione vanno nella stessa direzione del perseguimento bene comune: l’amministrazione ha le chiavi tecniche per comprendere e affrontare i problemi, la politica deve svolgere il suo ruolo di sintesi. Il mio obiettivo – ha detto l’assessore Samonà – è quello di impegnarmi perché i beni culturali tornino ad essere tra le priorità dell’agenda politica della Regione. Lo sviluppo economico della Sicilia non può non passare attraverso la valorizzazione e la messa a reddito dell’immenso patrimonio culturale e ambientale che possiede”.