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VulnerabilItaly. All’Arrupe un incontro sulla vulnerabilità dei migranti in Italia

VulnerabilItaly

All’Arrupe un incontro sulla vulnerabilità dei migranti in Italia

di Angelo Cuva

Chi sono le persone migranti vulnerabili in Sicilia e quali sono le principali problematiche che vivono? Attraverso quali strade, in una prospettiva di lavoro di rete tra più realtà, è possibile rispondere ai loro bisogni concreti? Su queste domande si incentrerà l’evento “VulnerabilItaly” sulla vulnerabilità dei migranti in Italia che si terrà venerdì 10 Novembre, alle ore 17 presso l’Istituto Pedro Arrupe in via F. Lehar, 6.

I lavori saranno introdotti da Gianni Notari s.j.(presidente dell’Istituto di Formazione Politica “P. Arrupe), Maria Letizia Di Liberti (Dirigente generale della Famiglia e delle Politiche Sociali, Regione Siciliana), Michela Bongiorno (Dirigente Servizio 3 – Politiche dell’Accoglienza e dell’Inclusione e Politiche per Siciliani all’Estero, Regione Siciliana).

Successivamente interverranno Abdelkarim Hannachi (Centro Studi e Ricerche IDOS; Coordinatore Osservatorio Regionale sul Fenomeno Migratorio), Fabio Massimo Lo Verde (Ordinario di Sociologia, Dipartimento Di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche, UNIPA), Daria Mendola (Ordinaria di Statistica Sociale, Scienze Psicologiche, Pedagogiche dell’Esercizio Fisico e della Formazione, UNIPA).

Dopo le conclusioni di Saverino Richiusa (Servizio 3 – Politiche dell’Accoglienza e dell’Inclusione e Politiche per Siciliani all’Estero, Regione Siciliana) seguirà un dibattito. Nel corso dell’evento saranno distribuite le copie del Rapporto Migrazioni in Sicilia 2022 a cura di Serenella Greco e Giuseppina Tumminelli, pubblicazione realizzata con il supporto del Progetto “PRISMA” (Piano Regionale Integrato per una Sicilia Multiculturale e Accogliente).

Tra le persone, riconosciute in uno stato di vulnerabilità sociale ci sono i migranti irregolari che arrivano, da tanti anni, nelle coste italiane. Al 31 dicembre 2022 sono sbarcate in Italia 105.129 persone, con un incremento rispetto al 2021 del 55,8%. Tra questi, vi sono i minori stranieri non accompagnati. Al 31 dicembre 2022, risultano presenti in Italia 20.089 minori stranieri non accompagnati (MSNA), dato in forte aumento rispetto allo stesso periodo di rilevazione del 2021 (+64%) e del 2020 (+184%). La pandemia COVID-19, nel corso del 2020 e del 2021, ha avuto un forte impatto sui richiedenti asilo, da un lato innescando una chiusura globale dei processi di richiesta di asilo, dall’altro inasprendo le loro condizioni di vita all’interno dei sistemi di accoglienza. Naturalmente, tra le persone con vulnerabilità ci sono le vittime di tratta. Nel rapporto, si evidenzia, nella Sicilia orientale, il lavoro regionale e locale svolto, come enti antitratta, dall’associazione Penelope e dalla cooperativa Proxima. I piu vulnerabili tra i vulnerabili, sono, infine, le persone senza dimora migranti, cadute, purtroppo, in povertà estrema che vivono in strada o in centri di accoglienza per homeless.

L’idea che sta alla base – spiega Giusi Tumminelli (Ricercatrice di Sociologia, Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni internazionali UNIPA) – è proprio quella di approfondire il concetto di vulnerabilità che, partendo dai dati della sezione dedicata, va oltre perchè è trasversale a tutto il Rapporto sulle migrazioni in tutte le sue articolazioni. In questo modo, cerchiamo di analizzare la vulnerabilità come un concetto multidisciplinare a cui i nostri relatori daranno un contributo in rapporto a saperi e discipline differenti (sociali, economiche e politiche). La vulnerabilità in senso ampio è diversa dalla fragilità e dalla povertà”.

Al 31 dicembre 2022 sono sbarcate in Italia 105.129 persone – afferma p. Gianni Notari -. Dall’inizio di quest’anno del 2023 fino al 3 novembre, il numero di migranti arrivati è salito a 144. 708 di cui 15.036 minori non accompagnati. Questo stato di cose crea situazioni poco governabili a causa della delirante crisi geopolitica, dell’ambiguità dell’Europa e delle inadeguate politiche del governo italiano. A tutto ciò si aggiungono i pregiudizi criminalizzanti della società civile. A pagare il prezzo sono le persone migranti più vulnerabili che non hanno una alternativa di vita. Auspichiamo, allora, che ci si attivi nella ricerca di percorsi che possano aiutare concretamente queste persone. Le parole centrali da cui partire oggi sono accoglienza e valorizzazione. Bisogna lavorare per una accoglienza multiculturale che sia piena valorizzazione della diversità. La persona straniera non deve essere colta come un ostacolo o un problema ma come risorsa da valorizzare nel quadro di un arricchimento reciproco di crescita insieme”.

Sempre sul tema dell’immigrazione, sabato 11 Novembre alle ore 17 all’Istituto Pedro Arrupe, si terrà un altro incontro dedicato ai 20 anni di servizio del Centro Astalli di Palermo.

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