Volo Swiss Air: c’è puzza di calzini, l’aereo torna indietro
All’improvviso uno sgradevole odore, mefitico, invade l’ambiente circostante. Sembrerebbe di essere in uno dei luoghi più ameni della Sicilia dove si produce il miglior Pecorino Dop siciliano. Invece ci troviamo nel Nord Europa a bordo di un A321 della Swiss International Airlines. Si tratta del volo Swiss Air LX339 decollato da Londra-Heathrow il 7 novembre alle 20:25 con atterraggio a Zurigo programmato alle 22:15. A 50 minuti dall’inizio del volo, tuttavia, i piloti decidono di rientrare a per un odore insolito nella cabina di pilotaggio. Viaggiare in aereo non è sempre facile.
Sono tanti i problemi che possono presentarsi durante un volo: dalle avarie, alle condi-meteo avverse, al passeggero che si sente male… Oltre ai ritardi, accade anche regolarmente che gli aeromobili siano costretti ad atterrare prima del previsto, per deviare o tornare all’aeroporto di partenza. Una strana disavventura che i 101 passeggeri della compagnia svizzera hanno sperimentato. Ma le circostanze erano questa volta a dir poco insolite.
La minaccia che ha costretto i piloti ad invertire la rotta del volo LX339 è arrivata…da un paio di calzini sporchi! La compagnia inizialmente ha affermato che il cambio di volo non programmato era dovuto a un’emergenza medica. A causa di quest’incidente, con i passeggeri costretti a trascorrere una notte in albergo per prendere un altro volo, uno di essi ha chiesto un risarcimento alla Swiss Air. Ma la risposta della compagnia aerea è stata chiara: “L’aereo programmato per eseguire la rotazione è stato costretto a tornare a Londra a causa dell’odore dei calzini sporchi nella cabina di pilotaggio”.
Si tratta di una “circostanza eccezionale” e “inevitabile” e un “difetto imprevisto nella sicurezza del volo” che non dà diritto al risarcimento per i circa 100 passeggeri a bordo del volo LX339. La compagnia, che ricorda che “la sicurezza è la priorità”, si è semplicemente scusata con il passeggero, perché ritiene che si tratti di “circostanze straordinarie” e che un incidente “inevitabile” non possa dare diritto al risarcimento, come previsto dalla normativa europea. L’Europa infatti impone alle compagnie aeree di risarcire “da 250 a 600 €”, a seconda dei casi, “i passeggeri che subiscono un ritardo o cancellazione del volo, overbooking o negato imbarco“. …Comunque odore di calzini o no, viaggiate e venite in Sicilia a gustare il Pecorino Dop…
Fabio Gigante