Villa Gallidoro: dal passato al futuro, un nuovo polo educativo per Palermo
Restaurata e restituita a Palermo, Villa Gallidoro, un gioiello neorinascimentale di fine Ottocento, diventa oggi un simbolo di rinascita e di crescita per i giovani. L’edificio, immerso in un parco di circa due ettari vicino al Giardino Inglese, è stato protagonista di un ampio intervento di restauro, conclusosi con la cerimonia di consegna alla città, alla presenza di autorità regionali e locali.
La scuola media Garibaldi, che ha sede nella Villa, sarà ora il centro di un innovativo polo educativo, grazie ai lavori di recupero che hanno permesso di adeguare la struttura agli standard moderni di sicurezza, creando anche spazi polifunzionali. Gli alunni di oggi potranno così vivere e apprendere in un ambiente storico, riqualificato per rispondere alle esigenze di una didattica contemporanea.
Durante la cerimonia, il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza dell’evento non solo per Palermo, ma per tutta la comunità scolastica siciliana. “Villa Gallidoro non è solo un pezzo di storia che torna a vivere, ma è un segno concreto dell’impegno delle istituzioni per i giovani, che sono la speranza e il futuro della nostra terra”, ha affermato Schifani. Il presidente ha condiviso anche ricordi personali legati alla sua gioventù e al forte legame con questa scuola, augurando agli studenti un anno scolastico proficuo.
Grazie alla collaborazione tra la Regione Siciliana, il Comune di Palermo, la Soprintendenza dei Beni Culturali e l’Orto Botanico dell’Università di Palermo, è stato possibile restaurare non solo la Villa ma anche il giardino storico e i padiglioni che ospiteranno aule multimediali e laboratori. L’assessore regionale Francesco Paolo Scarpinato ha evidenziato l’importanza di questo progetto, reso possibile dalla sinergia tra le istituzioni, per garantire agli studenti un luogo sicuro e polifunzionale.
I lavori, finanziati con fondi europei e regionali per un totale di oltre due milioni di euro, hanno incluso il restauro delle facciate, delle volte e delle strutture interne della Villa. Particolare attenzione è stata data alla riqualificazione del giardino, con percorsi accessibili e il restauro dei gazebo in ferro, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche.
“La Villa è tornata a splendere e sarà un luogo dove la storia e l’innovazione si incontrano per il bene dei ragazzi”, ha dichiarato la soprintendente Selima Giuliano, aggiungendo che il restauro ha rispettato l’identità neoclassica della struttura, adattandola però alle nuove esigenze didattiche.
Questo progetto non è soltanto un intervento di restauro, ma un segnale potente di come Palermo stia riscrivendo il proprio futuro, partendo dalla valorizzazione del passato. Villa Gallidoro non è più un semplice simbolo storico, ma diventa il cuore pulsante di un’educazione che mira a formare giovani consapevoli, capaci di costruire il domani con radici ben salde nella tradizione e lo sguardo rivolto all’innovazione. Palermo si dimostra così una città che non solo conserva, ma rigenera e reinventa i suoi spazi per le nuove generazioni.