UniCredit prima banca in Italia ad aderire alla Convenzione per le imprese turistiche: 6 miliardi complessivi per il settore
La banca ha aderito oggi alla Convenzione siglata tra Ministero del Turismo, CDP e Abi per finanziamenti agevolati a favore di interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale per le strutture del comparto
UniCredit ha aderito, prima banca in Italia, alla Convenzione siglata nei giorni scorsi tra Ministero del Turismo, CDP e Abi che disciplina la concessione dei finanziamenti agevolati, per un totale di 1,4 miliardi di fondi in favore delle imprese turistiche del Paese, a valere sul ‘Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca’ (FRI).
In base all’accordo UniCredit metterà a disposizione delle imprese del settore turismo finanziamenti a condizioni agevolate, di durata fino a 15 anni, e mobiliterà un ulteriore miliardo per supportare gli investimenti di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale, in linea con le finalità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le linee di credito si aggiungono al plafond da 5 miliardi già stanziato con il programma “Made4Italy” per le imprese del settore turistico e agroalimentare nel triennio 2022-2024, nell’ambito dell’iniziativa PNRR Solutions di UniCredit.
“Il comparto turistico del Paese – ha affermato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia – sta vivendo in questi mesi una stagione di rilancio dopo le difficoltà degli ultimi anni legate alle restrizioni agli spostamenti che tuttavia ancora pesano sui bilanci aziendali e ne frenano gli investimenti. Proprio per questo abbiamo voluto aderire immediatamente e per primi alla Convenzione siglata tra Ministero, CDP e Abi, al fine di sostenere la riqualificazione delle strutture ricettive, passaggio indispensabile per intercettare la nuova domanda turistica”.
Le linee di credito – come previsto dalla Convenzione – potranno essere riconosciuti alle imprese alberghiere, alle strutture ricettive all’aria aperta e che svolgono attività agrituristica, alle imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici, a fronte di progetti di investimento compresi tra 500 mila e 10 milioni di euro a partire dalla data che sarà definita dal Ministero del Turismo con successivo provvedimento.