Uncat sul decreto Cura ITALIA: Scarsissima efficacia ed inadeguate a fronteggiare gli effetti nefasti dell’epidemia sulle attività economiche
Covid-19, Uncat: Attuare con urgenza l’udienza a distanza nel processo tributario per evitare la paralisi della Giustizia fiscale
La norma che consente alle parti processuali di chiedere l’udienza a distanza è prevista dal 2018 ma è rimasta inattuata
La recente dichiarazione dello stato di pandemia da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, le notizie e i bollettini medici che si susseguono in questi giorni rendono evidente che vi è una totale incertezza in ordine ai tempi entro i quali la situazione, determinata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, possa tornare alla normalità.
Sotto il profilo dell’amministrazione della giustizia, appare significativo l’ulteriore slittamento, stabilito dal decreto legge n. 18/2020 “Cura Italia”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo, dei termini di rinvio d’ufficio delle udienze e del periodo di sospensione dei procedimenti, previsti solo pochi giorni prima dal decreto legge n. 11 /2020 (Misure straordinarie e urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid 19)
Non vi è dubbio che lo scenario che si sta delineando, di una pressoché totale paralisi a tempo indeterminato dell’amministrazione della giustizia, vada concretamente a ledere le garanzie, riconosciute dalla Costituzione, di tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini e che tale situazione richieda interventi urgenti volti a superare il più possibile gli ostacoli che si frappongono a tale tutela.
In tale contesto, appare del tutto inspiegabile come, dal 2018 e ancora di più in queste circostanze, non sia stata data attuazione a quella parte della disciplina del processo tributario telematico (16, comma 4 del decreto legge n° 119/2018, Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria) che consente alle parti processuali di chiedere che la discussione in pubblica udienza innanzi alle commissioni tributarie avvenga a distanza per via telematica.
Soprattutto nell’attuale situazione non sono ammissibili tentennamenti o rinvii e l’agire costituisce, ancor prima di un obbligo giuridico, un imperativo categorico ed è per questo che, come Unione Nazionale degli Avvocati Tributaristi, lanciamo un appello alle istituzioni competenti affinché si proceda in tempi strettissimi agli adempimenti amministrativi condizionanti l’avvio dell’udienza telematica innanzi agli organi della giurisdizione tributaria.
Roma. 18.3.2020
“Oltre alle richieste relative alle udienze a distanza, nel merito del provvedimento riteniamo di esprimere il giudizio di misure – in materia tributaria – di scarsissima efficacia ed inadeguate a fronteggiare gli effetti nefasti della pandemia sulle attività economiche.
Si dovrebbe pensare a sospensioni generalizzate del pagamento dei tributi, di ogni genere, molto più lunghi ( almeno un anno con successiva rteizzazione e finanziamenti dedicati, come nel caso dei provvedimenti adottati per i terremoti avutisi nel passato) e non ad un rinvio di uno-due mesi”.