Un Elicottero S-92 tenterà di recuperare un razzo spaziale.
Si tratta del primo tentativo al mondo.
L’azienda aerospaziale statunitense Rocket Lab ha un’idea innovativa per il recupero dei vettori di lancio che discendono sulla Terra dopo avere completato la missione di messa in orbita di satelliti nello spazio. Grazie ad un elicottero da trasporto pesante (un Sikorsky S-92 modificato) prevede di intercettare un razzo Electron, da loro prodotto, mentre rientra sul nostro pianeta. Il Sikorsky S-92 appositamente preparato tenterà per la prima volta al mondo di recuperare al volo un razzo vettore Electron di rientro da una missione spaziale.
La missione è stata soprannominata “There and Back Again” e si svolgerà nell’Oceano Pacifico, al largo delle coste neozelandesi. Il razzo vettore Electron, lanciato dalla penisola di Māhia, in Nuova Zelanda, posizionerà 34 satelliti nella bassa orbita terrestre. L’elicottero aspetterà a circa 280 Km dalla costa della Nuova Zelanda. Dopo circa 2,5 minuti dal decollo avverrà la separazione tra primo e secondo stadio del razzo. Il secondo stadio proseguirà verso lo spazio (al suo interno ci saranno 34 satelliti), mentre il primo stadio ritornerà indietro scendendo a circa 8.300 Km/h. Dopo l’apertura dei due paracadute (il primo a 13 Km di altitudine, il secondo a 6 Km di altitudine), la velocità diminuirà a 36 Km/h. A quel punto il pilota dell’elicottero cercherà di agganciare il primo stadio con un uncino. Il booster verrà quindi portato sulla terraferma, dove i tecnici verificheranno la sua riutilizzabilità. Ovviamente il successo dell’operazione non è garantito. Peter Beck, fondatore e CEO di Rocket Lab, ha dichiarato che la cattura al volo è come infilare un filo nell’ago.
“Abbiamo condotto con successo molte prove di recupero con gli elicotteri, effettuato test approfonditi con il paracadute e recuperato con successo il primo stadio di un razzo Electron. Ora è il momento di mettere insieme tutto per la prima volta. Non è un’impresa facile, ma spingerci ai limiti con operazioni complesse è nel nostro dna”, ha affermato Peter Beck, amministratore delegato dell’azienda. L’azienda ha avviato lo sviluppo di un nuovo razzo, denominato Neutron, che sarà pronto nel 2024. Il primo stadio può atterrare autonomamente come quello del Falcon 9 di SpaceX.
Fabio Gigante