ROBERTO LAGALLA E’ IL NUOVO SINDACO DI PALERMO
TRA LE TANTE QUESTIONI DA AFFRONTARE IL BILANCIO DEL COMUNE
Roberto Lagalla fa il suo primo discorso da Sindaco in pectore nel corso della conferenza stampa tenutasi all’Hotel San Paolo Palace.
Una vittoria netta al primo turno grazie alla compattezza ritrovata dei partiti di centro destra. L’unità non è stata scontata; appoggiato all’inizio solo dal leader dell’Udc Lorenzo Cesa, Lagalla ha ricevuto il sostegno di Fdi. Solo più tardi è arrivato il via libera anche da Forza Italia e Lega. A pesare sulla trattativa la ricandidatura in autunno alla guida della Regione di Nello Musumeci, ipotesi sulla quale la coalizione resta divisa.
Il neo primo cittadino di Palermo ringrazia gli elettori per la fiducia. Le sue sono parole sobrie che riportano all’unità della coalizione confermando il metodo collegiale per la scelta del Vice Sindaco.
Tante le emergenze da affrontare da primo cittadino, da quella ambientale legata ai rifiuti alla questione cimiteri. La priorità è il Bilancio auspicando in un aiuto da Roma e dalla Regione.
Per Lagalla sarà fondamentale un drenaggio fiscale «perché non è possibile che solo il 40% paghi le tasse». Assolutamente indifferibile «potenziare l’ufficio Tributi del Comune, incrociare i dati con l’Agenzia delle Entrate e favorire pagamenti dilazionati a chi non è in regola con le tasse».
Per combattere le tante emergenze, Lagalla pensa a « una giunta mista di tecnici e politici, la prerogativa di ogni assessore sarà la competenza e la squadra dovrà lavorare sui macro-temi in sinergia con dirigenti e consulenti a titolo gratuito sia per risanare il bilancio sia per spendere i fondi dell’Ue ».
Abbiamo lavorato perché il risultato al primo turno potesse venire, forti di un cartello politico particolarmente omogeneo”, commenta Lagalla . « È stata una campagna elettorale avvelenata da un uso politico della questione morale che ho più volte richiamato come un fatto che mi ha profondamente colpito e addolorato, io non sono un politico di professione e sono molto attaccato alle modalità e alle forme e credo che sia mancata una valutazione oggettiva delle persone e dei fatti ».
Caterina Guercio