Tensione a Palermo fra i sindacati e il sindaco Lagalla, no ad accuse generiche
“Concordiamo con il Sindaco sul fatto che la qualità della vita in città è a livelli pessimi e che ancora l’atteso ‘l’effetto Lagalla’ stenta a vedersi in città, considerato che al momento gli annunci sono più delle cose fatte. Concordiamo anche con il fatto che i servizi della città offerti ai cittadini, sono da Terzo mondo e pertanto siamo immediatamente disponibili a farci parte attiva per i progetti di riorganizzazione del personale che, questa amministrazione ci proporrà ma al momento, non è stato predisposto alcun progetto e pertanto, ci vien da pensare che si stia tentando di dare subito le colpe in attesa di capire cosa fare”. A rispondere cosi alle dichiarazioni rilasciate oggi sul Giornale di Sicilia del sindaco Lagalla sui sindacalisti in pianta organica al Comune, sono i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Fp Cisl Palermo Trapani Lorenzo Geraci.
“Ci spiace constatare le sue dichiarazioni generiche e senza chiara definizione di dove stanno i problemi, chi riguardano e cosa ha fatto finora l’amministrazione per risolverli, cosi rischiano di far sorgere in noi anche scarsa fiducia e considerazione, rispetto alle interlocuzioni avute o che si possono avere con il Comune”. La Piana e Geraci aggiungono “il Sindaco adesso dica chiaramente qual è il Piano di rilancio per Palermo, lo spieghi bene e soprattutto abbia il coraggio di dire che non si può fare di tutta l‘erba un fascio, perché con questa sua considerazione sulle parti sociali in pianta organica, riteniamo abbia mortificato tante e tanti sindacalisti che ogni mattina, in questi anni, hanno svolto per il Comune un lavoro prezioso e che ogni giorno ‘spengono’ con intelligenza e sagacia possibili micce di tensioni, causate da situazioni vissute negli uffici pubblici al limite della praticabilità”. I due sindacalisti della Cisl continuano “Sappia Lagalla che la Cisl c’è se veramente dimostrerà che vuole cambiare le cose con un Piano organico e strutturato. Sarebbe il caso quindi che si approfittasse dell’incontro di oggi pomeriggio sul tema del contratto per affrontare la questione della riorganizzazione, siamo sempre stati fra i primi a porre l’esigenza di avviarla in modo concreto per soddisfare le richieste dei cittadini. Ci appare quindi ancora più singolare questa sua dichiarazione, non vorremmo fosse occasione per distogliere l’attenzione, anche perché si dovrebbe affrontare a breve del piano di riequilibrio che certamente impatta sulla città”. Il segretario generale Cisl Palermo Trapani La Piana conclude: “Siamo d’accordo sul fatto che bisogna rimediare subito ad eventuali abusi e punire chi va contro la legge ma sarebbe utile che il Sindaco, non sparasse nel mucchio ma presentasse qualcosa di più puntuale, perché questo farebbe a nostro avviso emergere chi, nel tempo ha avuto comportanti responsabili e chi un po’ meno”. La Piana conclude “siamo quindi d’accordo su un Progetto per la città di cui parlare anche domani, ma sarebbe il caso che il Sindaco non tentasse più di ricoprire il ruolo del ‘bravo della classe’ che ricorda il suo glorioso passato, ora è il Primo Cittadino di Palermo, città prestigiosa e difficile che. necessita di impegno forte e lavoro condiviso”.
Giunge anche dalla Cisal il monito contro il primocittadino di Palermo: “Basta scaricare le colpe sui lavoratori, rilancio di Palermo passa dalla politica”.
“Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, non può scaricare sui lavoratori del Comune le colpe dell’amministrazione: se la città affoga in atavici problemi è responsabilità della politica, cui spetta il compito di trovare soluzioni alle troppe emergenze. Se il Comune in questi anni è riuscito ad andare avanti è solo grazie al senso di responsabilità dei dipendenti e l’aumento delle ore non è certo un regalo, ma una risposta tardiva ai bisogni della città”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicolò Scaglione, commentando l’intervista pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia.
“Non replichiamo nemmeno alle incredibili accuse rivolte ai sindacati che, lo ricordiamo, hanno sempre avuto un atteggiamento responsabile e propositivo – continuano Badagliacca e Scaglione – Se l’amministrazione intende affrontare e risolvere i problemi del Comune, si confronti con le organizzazioni dei lavoratori che, come già fatto in passato, non faranno mancare il loro contributo. Le accuse generiche servono soltanto a screditare tutto e tutti”.