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Siracusa e Ortigia: G7 Agricoltura e “DiviNazione 2024”, tra spettacolo e politica

Il G7 Agricoltura di Siracusa inizierà ufficialmente il 26 settembre, con un focus sull’Africa, seguito dalle riunioni ministeriali il 27. Nel frattempo, ad Ortigia è partita “DiviNazione 2024“, un’esposizione del made in Italy voluta dal Ministero dell’Agricoltura, che coinvolge quasi tutte le Regioni italiane.

L’evento mette in mostra l’agroalimentare italiano, con particolare attenzione al settore vinicolo. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza dell’agroalimentare per l’identità e l’economia italiana, prevedendo esportazioni fino a 70 miliardi di euro quest’anno.

Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha evidenziato l’impegno del governo nel rilanciare l’agricoltura, con focus su sovranità alimentare, tutela dei prodotti di qualità e sostegno ai giovani agricoltori. Temi chiave del G7 includono la sovranità alimentare, la promozione della qualità, lo sviluppo sostenibile e la collaborazione con i paesi in via di sviluppo, specialmente in Africa.

Si discuterà anche di pesca e acquacoltura, settori inclusi per la prima volta in una ministeriale G7. Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo congiunto con l’Africa per affrontare le sfide dell’immigrazione e della sicurezza alimentare.

L’evento si propone come una vetrina internazionale per l’agricoltura italiana e come piattaforma per discutere strategie future nel settore agroalimentare globale.

Origin Italia organizzerà un convegno per favorire il dialogo tra istituzioni e Consorzi di tutela, con l’obiettivo di sviluppare progetti di cooperazione per le Indicazioni Geografiche nei Paesi in via di sviluppo. Sarà presentato anche il “Qualivita Atlas“, una pubblicazione enciclopedica sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane.

Confagricoltura, con il suo spazio “Confagorà“, sta offrendo una serie di eventi che spaziano dai dibattiti di settore all’arte e al cinema. Il presidente Massimiliano Giansanti ha sottolineato l’importanza di un’Europa protagonista nella geopolitica del cibo e la necessità di garantire reddito agli agricoltori.

Coldiretti, rappresentata dal presidente Ettore Prandini, ha evidenziato l’importanza di riconoscere il ruolo centrale dell’agricoltura, sottolineando la necessità di investimenti in infrastrutture e innovazione digitale. L’organizzazione ha anche enfatizzato l’importanza delle aziende agricole familiari e la difesa dell’origine e della biodiversità dei prodotti italiani.

Cia-Agricoltori Italiani ha posto l’accento sul ruolo delle aree interne, sottolineando l’importanza di una strategia nazionale agricola per queste zone, che rappresentano una sfida globale.

L’evento include anche esposizioni di florovivaismo italiano e dibattiti su temi come la pesca e l’acquacoltura. Nel complesso, il G7 Agricoltura si sta rivelando non solo un incontro politico, ma una grande fiera mediatica del settore agricolo, offrendo una piattaforma per discutere le sfide e le opportunità future del settore agroalimentare italiano e globale.

Il convegno “Resilienza, ricerca, strategia: la Sicilia governa il cambiamento climatico”, tenutosi a Siracusa il 22 settembre, ha messo in luce come la viticoltura siciliana affronti le sfide legate al cambiamento climatico. Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela dei Vini Doc Sicilia, ha sottolineato l’importanza della ricerca e della sostenibilità, chiedendo un intervento deciso delle istituzioni per affrontare la crisi idrica e le esigenze infrastrutturali.

Luigi Pasotti ha evidenziato la complessità climatica della Sicilia, con alterazioni delle precipitazioni e temperature in aumento che impattano negativamente sulla viticoltura. Mariangela Cambria ha parlato delle buone pratiche delle cantine siciliane, con oltre l’80% che ha introdotto nuove tecnologie per migliorare la gestione dei vigneti.

Giuseppe Bursi ha illustrato il ruolo della Fondazione SOStain Sicilia, che promuove la sostenibilità nel settore, mirando a coinvolgere comunità locali e conservare risorse naturali. Rallo ha poi elencato i progetti di ricerca avviati dal Consorzio, che cercano di affrontare il cambiamento climatico attraverso l’innovazione.

Infine, Rallo ha ribadito l’urgenza di investimenti pubblici per migliorare la gestione delle risorse idriche in Sicilia, sottolineando la necessità di azioni concrete per garantire un futuro sostenibile alla viticoltura dell’isola.

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