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Segesta, inclusività e innovazione: il Parco archeologico si apre a tutti grazie al PNRR

Con un investimento di 400 mila euro, il Parco di Segesta elimina le barriere fisiche e cognitive, migliorando l’accessibilità e l’esperienza per tutti i visitatori.

Segesta: 400 mila euro per l’accessibilità al Parco archeologico

Scarpinato: «Primi risultati concreti degli investimenti del Pnrr nei luoghi della cultura in Sicilia»

Segesta si apre all’accessibilità con un progetto innovativo finanziato dal Pnrr, per eliminare barriere e garantire inclusività nel prestigioso Parco archeologico.

Il Parco archeologico di Segesta, grazie a un investimento di 400 mila euro nell’ambito della misura 1.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive” (M1C3) NextGenerationEU, ha visto un importante intervento di riqualificazione. L’ente gestore ha lavorato alla rimozione delle barriere architettoniche e alla realizzazione di percorsi accessibili per tutti i visitatori.

Tra le novità, è stata sviluppata un’app dedicata ai visitatori con disabilità uditiva e visiva, oltre all’organizzazione di spettacoli pensati per soggetti fragili.

«Gli investimenti del Pnrr, in Sicilia – ha dichiarato Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana – cominciano a dare i primi risultati concreti nei luoghi della cultura. Grazie a questo progetto, il Parco di Segesta diventa un esempio virtuoso di accessibilità e innovazione, incrementando la fruizione per tutti».

Un progetto di inclusione e sostenibilità

L’iniziativa, curata dal direttore del Parco Luigi Biondo, si è distinta per la rapidità e la qualità della realizzazione, completata in soli sei mesi. Il progetto ha permesso di:

  • Rivisitare completamente i percorsi pedonali e carrabili fino al Tempio;
  • Recuperare la storica gradinata;
  • Creare un sentiero a pendenza lieve per garantire l’accesso senza barriere al Tempio antico;
  • Installare proiettori mimetizzati nel verde per un’illuminazione sostenibile dei percorsi;
  • Deviare il flusso delle acque piovane per prevenire ruscellamenti dannosi;
  • Posizionare nuovi supporti informativi con pannelli bilingue in italiano e inglese;
  • Introdurre cestini per la raccolta differenziata.

«Il progetto – ha affermato Luigi Biondo – non solo ha migliorato l’accessibilità del sito, ma ha trasformato Segesta in un luogo accogliente, simbolo di un dialogo tra antichità e modernità che non dimentica mai i soggetti fragili».

Innovazione al servizio della cultura

La nuova app sviluppata per il Parco ha ottenuto il patrocinio dell’Ente nazionale sordi e dell’Unione italiana ciechi, confermando l’attenzione verso una fruizione inclusiva. Lo strumento guida i visitatori alla scoperta delle meraviglie artistiche e storiche del sito, rendendolo accessibile a tutti.

Segesta si conferma quale modello di innovazione, sostenibilità e inclusività, in linea con le politiche del Pnrr per valorizzare il patrimonio culturale italiano.

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