A Marsala il relitto romano “Marausa II” incanta oltre 800 studenti al Museo Lilibeo
Il relitto “Marausa II” rivive grazie al restauro innovativo e all'impegno educativo
Beni Culturali: Il “Marausa II” in mostra al Museo Lilibeo di Marsala. Scarpinato: “Oltre 800 studenti hanno visitato il relitto romano”
Il Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala si arricchisce di una nuova, straordinaria testimonianza del passato: il relitto di epoca romana “Marausa II”, recuperato soltanto tre mesi fa nel Trapanese. L’annuncio è stato dato dall’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato, in occasione del suo recente sopralluogo per verificare lo stato dei lavori di restauro dell’antica imbarcazione.
La storia del “Marausa II” inizia nel 2021, quando un pescatore locale fa una scoperta sensazionale al largo delle coste trapanesi. Da giugno a ottobre 2023, il relitto è stato oggetto di una meticolosa operazione di recupero e documentazione. Grazie a una struttura metallica e galleggianti, è stato possibile trasportare il relitto via mare senza comprometterne l’integrità strutturale. Oggi, il relitto riposa in una grande vasca da 15 metri per 6, dove è in corso un avanzato processo di desalinizzazione del legno.
Il restauro del “Marausa II” è un esempio di eccellenza nel campo della conservazione dei beni culturali. L’uso di tecniche all’avanguardia permetterà di esporre il relitto entro un anno dal suo recupero. Parallelamente, sono in corso le operazioni di consolidamento e restauro dei materiali rinvenuti durante lo scavo subacqueo, tra cui anfore, lucerne, chiodi, ceste in vimini, àncore, materiali di bordo, contenitori metallici e monete.
Scarpinato sottolinea l’importanza del progetto, non solo come patrimonio storico ma anche come strumento educativo: finora, oltre 800 studenti hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino il relitto e i lavori di restauro, guidati da un team di archeologi. Questo momento formativo unico offre agli studenti la possibilità di connettersi direttamente con la storia e l’archeologia.
Le fasi successive del progetto prevedono il consolidamento e il ripristino dell’imbarcazione, seguiti dalla sua musealizzazione. La prossima primavera segnerà l’inizio di queste fasi cruciali, con un periodo stimato di sei mesi per la loro conclusione.